“Elon Musk dice: chi controlla i meme, controlla il mondo. Viviamo in crisi di emergenza. Gli artisti in politica non smuovono nulla”: Jovanotti si racconta
Abbiamo incontrato Jovanotti, pochi istanti prima della prima delle sei date sold out del PalaJova all’Unipol Forum di Milano e dopo l’esordio delle 4 date a Pesaro. L’artista appare nella sala delle conferenze dell’Unipol Arena di Assago, saltellante e felice. Però con mascherina d’ordinanza addosso.
Come mai la mascherina?
Nei camerini e in giro ci sono dei batteri grossi così. Mi romperebbe ammalarmi e avare una laringite che è la cosa che mi rompe più le palle in questo momento. Anche perché è un incubo.
E con il fisico come va?
Cerco sempre di risparmiare energie perché è impegnativo, molto impegnativo. Arrivo fino alla fine che sono da buttare, (ride, ndr). Il giorno dopo mi devono rimontare. Però, insomma, c ‘è una squadra che mi segue per bene. Sera dopo sera sento che il mio fisico risponde e miglioro. Le prime quattro date sono state formidabili. A parte la grande emozione della prima, che un po’ ha giocato, ha giocato quello che ti blocca un po’ la voce in gola, però poi dopo è andata, benissimo. Penso che sia un bello spettacolo, il pubblico diventa pazzo e io con loro sono felice di questo show, è il mio più bel concerto.
L’incidente che ti è accaduto a Santo Domingo, ha segnato i tuoi piani anche live?
Ma non è cambiato molto, non è che l ‘incidente ha cambiato il mio piano, cioè già prima dell’incidente avevo progettato questo show con questa band che mi ha aspettato. Era uno spettacolo che avevamo già impostato, non ancora realizzato, però l’idea dei fiori era già presente proprio perché avremmo dovuto debuttare in primavera.
Quando ripensi all’incidente cosa ti viene in mente?
Che quello che è accaduto è probabile che sia avvenuto anche in una fase della vita, in cui mi sono messo in pericolo per una serie di motivi misteriosi. Adesso non voglio andare a calarmi nella New Age, però è anche un modo per dare un senso alle cose, come dice Vasco ‘anche se un senso non ce l ‘ha’. Però gli dai un senso e le cose sembrano averlo, te lo mostrano.
Come hai affrontato il cambiamento del corpo?
Prima del debutto, ero sinceramente un po’ impaurito perché avevo avuto delle buone sensazioni durante le prove, molto buone…Però poi un conto è farle fare le prove, un conto è poi gettarsi su un palco davanti a dieci mila persone. Poi è stato molto bello…Anzi mi ha scritto la Nannini il giorno dopo: “Lore, sul palco bisogna stare, sul palco si guarisce sul palco ci curiamo. È proprio così. È proprio così.
Come mai l’ispirazione dei fiori per il tuo tour?
Ero reduce da una biciclettata in America Latina, in Amazonia, per cui c’era questa epifania vegetale che avevo vissuto in mezzo a questi fiori… Così quando sono tornato abbiamo fatto realizzare questi macchinari enormi di fiori che si trasformano poi, capovolgendosi, nelle disco balls.
Qual è il tuo messaggio in questo tour?
Viviamo in tempi difficili, in tempi complicati, in tempi di grandi polarizzazioni, di grandi nervosismi… C’è questa sorta di crisi permanente, di emergenza in cui siamo immersi. E allora abbiamo bisogno di essere forti in un momento, così anche di affrontarlo.
Come cerchi di affrontare questa situazione?
Con il mio show che è molto divertente ed è anche molto colorato, pieno di riferimenti al mondo dei cartoon…Avevo questa voglia di fare un show allegro, carico, proprio perché è come è un po’ come prepararci per tempi difficili. E quindi ci prepariamo con una festa, ok!? Ci prepariamo con un con nutrendoci di belle cose.
Durante l’esecuzione di “Fuorionda” in concerto, vengono proiettati i politici sullo schermo, un modo per esorcizzare?
Un vero e proprio esorcismo. Ho cercato di raccontare quello che accade in rete, cercare delle cose pazze…
E cosa avete trovato?
I meme che ormai sono il linguaggio dominante, una frase che ho sentito pronunciare una volta da uno importante che si chiama Elon Musk, che disse “chi controlla i meme controlla il mondo”. Una frase pesante, però non è mica tanto distante dalla realtà… Per cui sfido chiunque a dire che i meme non siano perlomeno attraenti, divertenti… Ce li passiamo, ci giochiamo.
Lontano dalla politica?
Il sindaco di Cortona, il mio vecchio amico, uno dei due candidati, si è ricandidato con la sinistra
con una lista… Siamo veramente amici da sempre e lui mi ha chiesto di dargli una mano io ho detto: guarda che non serve più questa roba qua. Avete visto anche in America cosa è successo cioè i personaggi dello spettacolo non aiutano, perché siete voi i personaggi dello spettacolo. Noi siamo quelli ‘seri’ … Avete visto Taylor Swift con Biden, no?
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