Elkann: “Dazi dolorosi e transizione elettrica rigida, industria dell’auto a rischio”
Il presidente di Stellantis, John Elkann, si rivolge a Stati Uniti ed Europa per cambiare le regole legate all’auto per quanto riguarda i dazi, appena imposti, dagli Usa, e le norme legate alla transizione verso l’elettrico volute da Bruxelles. Lo fa aprendo l’assemblea annuale del gruppo nato nel 2021. “Negli Stati Uniti, l’industria automobilistica è gravemente colpita dai dazi. Oltre al dazio del 25% imposto sui veicoli, siamo colpiti da una serie di dazi aggiuntivi, tra cui quelli su alluminio, acciaio e componentii. In Europa, le normative sulle emissioni di CO2 hanno imposto un percorso irrealistico di elettrificazione, scollegato dalla realtà del mercato. In effetti, i governi europei hanno ritirato, a volte bruscamente, gli incentivi all’acquisto e l’infrastruttura di ricarica rimane inadeguata. Di conseguenza, i consumatori tardano a passare ai veicoli elettrici”.


Elkann si rivolge ai soci spiegando che “con l’attuale percorso di tariffe dolorose e regolamenti troppo rigidi, l’industria automobilistica americana ed europea è a rischio. Sarebbe una tragedia, perché l’industria automobilistica è fonte di posti di lavoro, innovazione e comunità forti. Ma non è troppo tardi se gli Stati Uniti e l’Europa intraprendono le azioni urgenti necessarie per promuovere una transizione ordinata. Siamo incoraggiati da quanto indicato ieri dal Presidente Trump sulle tariffe per l’industria automobilistica”.
Il presidente del gruppo italo-francese sottolinea che “in Europa e negli Stati Uniti, le scelte politiche e normative hanno messo il nostro settore sotto estrema pressione, mentre la Cina è su un’altra traiettoria. Quest’anno, per la prima volta, il mercato automobilistico cinese sarà più grande di quello americano ed europeo messi insieme”


Elkann non nasconde che “il 2024 non è stato un buon anno per Stellantis. i motivi sono stati in parte di nostra competenza, il che ha reso il risultato ancora più deludente”, dice il presidente. E ricorda che “il disallineamento tra il Consiglio di amministrazione e il nostro ceo Carlos Tavares ha portato quest’ultimo a lasciare l’azienda all’inizio di dicembre del 2024. Da allora, il comitato esecutivo ad interim, che il consiglio mi ha chiesto di presiedere, ha lavorato con tutti i nostri team nella gestione quotidiana dell’azienda. Sono state intraprese azioni importanti e decisive per garantire che Stellantis sia nella posizione più forte possibile quando verrà nominato il nostro nuovo ceo. La nomina è prevista entro la prima metà del 2025”. Elkann ricorda “la riduzione delle scorte, la responsabilizzazione delle le nostre Regioni e il lavoro a stretto contatto con i nostri concessionari, i nostri fornitori e i nostri sindacati”.
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