Elisabeth Moss dice addio a The Handmaid’s Tale: «La scena finale è assolutamente perfetta»
Elisabeth Moss è stata immersa nel mondo distopico di The Handmaid’s Tale per sei stagioni. Ma quando il dramma di Hulu, vincitore di un Emmy, si è concluso, i suoi temi sono diventati ancora più personali per l’attrice e produttrice, che ha dato il benvenuto a una figlia nel 2024.
«Credo che solo alla fine della stagione mi sia resa conto dell’effetto che l’essere diventata mamma ha avuto sull’intera stagione», dice Moss. «Non sono una sceneggiatrice della serie, quindi non sono io a inventare le trame. Ma penso che questo nuovo capitolo della mia vita l’abbia influenzata».
La serie si è espansa ben oltre gli eventi del romanzo fondamentale di Margaret Atwood, che ha ispirato la prima stagione nel 2017. I critici televisivi e i fan della serie hanno spesso criticato le trame che sembravano cicliche: quelle in cui la June di Moss fuggiva dalla teocratica Gilead, per poi decidere di tornarvi per combatterne il regime oppressivo. In questa stagione, però, Moss è stato categorica nel voler concludere la serie con una nota di speranza.
«Non è la prima serie che finisce», dice l’attrice, riferendosi ad altri grandi successi come The West Wing e Mad Men. «Ed è impossibile accontentare tutti. Sa, quando vedo una serie, tendo a credere a qualsiasi cosa i creatori si inventino per il finale. Sono il tipo di persona che pensa: “Se è così che pensano che finisca la storia, allora dev’essere così”. Ho adorato il finale de I Soprano, di Breaking Bad, di Seinfeld. Il finale di Friday Night Lights è fantastico».
Fosse stato per Elisabeth Moss, ci sarebbero state altre due o tre stagioni di The Handmaid’s Tale. Fortunatamente per lei e per i fan dell’universo di Handmaid’s, Hulu sta facendo la cosa migliore: lo streamer ha in programma di realizzare The Testaments, un adattamento del romanzo successivo di Atwood del 2019 che si svolge 15 anni dopo Handmaid’s Tale. Lo showrunner Bruce Miller sta lavorando con Moss da diversi anni sul sequel, che seguirà un trio di donne: Ann Dowd che riprende il ruolo di zia Lydia, Chase Infiniti che interpreta Agnes, la figlia di un’ancella, e Lucy Halliday che interpreta Daisy, cresciuta libera in Canada.
The Handmaid’s Tale ha riempito di molti momenti culminanti il penultimo episodio: una battaglia catartica in cui gli oppressi di Gilead hanno finalmente ottenuto la loro vendetta in modo raccapricciante e soddisfacente, e la morte del miglior nemico di June, il comandante Lawrence (Bradley Whitford), e del suo fidanzato Nick (Max Minghella). Il finale, invece, è più calmo. Apprendiamo che Luke (O-T Fagbenle) ha trovato la sua vocazione, aiutando Mayday nella lotta contro il regime, e che sia lui che June lavoreranno per sempre per riportare a casa la loro figlia, Hannah. Serena (Yvonne Strahovski) è in partenza per un’altra località non rivelata per crescere suo figlio in modo sicuro, grazie all’aiuto di June ancora una volta. C’è un ritorno a sorpresa di Emily (Alexis Bledel) e un momento toccante in cui June e la sua stessa madre (Cherry Jones) comprendono cosa significhi veramente l’amore materno.
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