Umbria

Elezioni provinciali, Perugia e Terni al voto per il post Proietti-Pernazza: gli scenari


In Provincia di Terni si vota per le elezioni di secondo grado per il numero uno di Palazzo Bazzani. Urne aperte dalle 8 alle 20 di domenica 30 marzo nel seggio allestito per l’occasione. Ad eleggere il nuovo presidente saranno 409 tra consiglieri e sindaci aventi diritto di voto. La sfida, ancora tutta aperta, è a tre. A Perugia invece la corsa è a due e a sfidarsi per la presidenza della Provincia saranno la sindaca di Castel Ritardi, Elisa Sabbatini per il centrodestra e quello di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti per il centrosinistra.

Candidati Per il centrosinistra il candidato è il sindaco di Narni Lorenzo Lucarelli, per Alternativa popolare il primo cittadino di Terni Stefano Bandecchi. Mentre per il centrodestra è in corsa la sindaca di Orvieto Roberta Tardani. Secondo il sistema ponderato, almeno sulla carta, ad essere eletta dovrebbe essere proprio quest’ultima. Tuttavia non sono esclusi colpi di scena. Ago della bilancia di queste elezioni provinciali ternane saranno gli scontenti, i civici e coloro che non appartengono ad alcuna forza politica, che potrebbero fare la differenza alle urne. Il lavoro fatto, dalla presentazione delle varie candidature ad oggi, nel ‘portare a sé’ i grandi elettori si rivelerà essere fondamentale. Difatti, qualora il sistema elettorale non premiasse la sindaca di Orvieto, è probabile che di mezzo ci sia il voto dei franchi tiratori, quindi di qualcuno che potrebbe decidere di non votare per la coalizione d’appartenenza.

Provinciali Terni Nei giorni precedenti alla chiamata alle urne non sono mancati scontri, più o meno frontali, tra le forze in ballo. Diverse le voci in ambito politico che si sono susseguite. «Vedo delle cose oscene – ha tuonato Stefano Bandecchi -. Ormai Fratelli d’Italia ha virato completamente verso il candidato di centrosinistra Lucarelli. Il candidato di centrodestra, sinceramente, naviga in acque brutte se qualcuno non sistema le cose. Quello di centrosinistra invece rischia di vincere. Comunque i due sono praticamente la stessa cosa – conclude Bandecchi – perché il potere che oggi vuole essere mantenuto a Terni e nella Provincia potrebbe essere scalzato e sconfitto solo da una persona differente che ha voglia di fare». Nel frattempo invece Lorenzo Lucarelli ci ha tenuto a stigmatizzare «articoli di giornale circa paventate pratiche tese al controllo del voto anche tramite foto delle schede». Aldilà delle prescrizioni di legge, ha aggiunto il primo cittadino di Narni, «chiedo forte impegno affinché le elezioni del presidente della Provincia, siano una reale pratica democratica». E per questo rivolge un invito affinché «sia pienamente garantita la libertà di voto a ciascun elettore e a ciascuna elettrice, evitando qualunque pratica o escamotage, finalizzato alla riconoscibilità del voto. Pratiche che non appartengono alla tradizione democratica delle nostre comunità».

Provinciali Perugia Anche a Perugia le urne apriranno alle 8. Ad essere chiamati ad esprimere una preferenza nel seggio di Villa Umbra, a Pila, in questo caso saranno 830 tra consiglieri e sindaci. Istituito anche un seggio mobile che provvederà alla raccolta del voto degli elettori eventualmente impossibilitati a recarsi presso a Pila. Per il centrosinistra, rappresentato da Presciutti, rappresenta un ulteriore test interno, perché al voti vanno i ‘grandi elettori’, dopo le vittorie del Patto Avanti sia in Comune di Perugia sia, più recentemente, in Regione.

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