Liguria

Educazione affettiva nelle scuole, l’indagine Coop-Nomisma: “Il 91% di genitori e ragazzi la vuole obbligatoria”

Genova. L’educazione all’affettività e alle relazioni nelle scuole, il contrasto alla violenza di genere e anche il supporto concreto alle donne in fuga dalla violenza sono stati al centro questo pomeriggio dell’assemblea generale dei delegati dei soci di Coop Liguria che oggi hanno approvato il bilancio della cooperativa.

I temi sono stati affrontati nella tavola rotonda che ogni anno accompagna l’assemblea di Coop Liguria che, fra l’altro, a fine 2023 è stata la prima grande impresa della distribuzione a ottenere la certificazione UNI/PdR 125:2022 per le pari opportunità.

L’incontro ha visto la partecipazione di Linda Laura Sabbadini, statistica e membro del comitato scientifico della survey “La scuola degli affetti. Indagine sull’educazione alle relazioni”, promossa recentemente dall’Ufficio Studi Coop con Nomisma e volta a comprendere l’orientamento dei genitori su questo tema. Ne è emerso che una larga maggioranza (il 91%) vorrebbe che si parlasse di affettività e sessualità a scuola (a questo link tutti i risultati) .

“I risultati dell’indagine – racconta Sabbadini – evidenziano un profondo disagio, percepito sia dagli stessi ragazzi che dai genitori. Gli interpellati vorrebbero l’educazione alle relazioni a scuola al 91% e tra questi il 70% la vorrebbe obbligatoria. Colpisce anche il fatto che vorrebbero fosse affidata a uno psicologo, cosa impensabile fino a pochi anni fa”.

“La necessità di un supporto psicologico stabile nelle scuole visto che alcune hanno attivato alcuni servizi ma non continuativi, ha una duplice matrice – spiega ancora Sabbadini – da un lato è figlio della pandemia, che ha fatto crollare la partecipazione sociale e la capacità di coltivare le relazioni con gli altri. Anche se successivamente si è vista una ripresa, le interazioni dei giovani non sono ancora tornate ai livelli del 2019. Dall’altro c’è una maggior consapevolezza della violenza stessa da parte dei giovani e storie come quella di Giulia Cecchettin o quella recente della 14nne uccisa dal fidanzato hanno lasciato il segno sui ragazzi che chiedono un supporto concreto”.

Tra i relatori c’era anche Gabriella Grasso, presidente del Centro per non subire violenza di Genova, con cui Coop Liguria, lo scorso anno, ha stretto un accordo per inserire in organico, in forma del tutto anonima, donne in fuga dalla violenza. Un’opportunità colta già da tre persone nell’area genovese. “Grazie a questa collaborazione con Coop Liguria – racconta – le donne che escono dalla loro dolorosa sofferenza e si rimettono in gioco hanno la possibilità di essere accolte e reinserite nel mondo del lavoro. L’iniziativa consolida ulteriormente il rapporto di collaborazione che intercorre da anni tra il nostro Centro e Coop Liguria, tramite la donazione di buoni spesa e la predisposizione di kit di benvenuto per le ospiti della Casa rifugio e dei loro bambini”.

Alla tavola rotonda ha preso parte anche Teresa Bruneri, Presidente di UDI Genova, associazione che quest’anno compie 80 anni proprio come Coop Liguria e con la quale la Cooperativa collabora da sempre. “Come UDI – spiega – ci impegniamo a contrastare il patriarcato e qualsiasi forma di sopraffazione nei confronti delle donne, anche diffondendo una cultura alternativa, improntata al rispetto. Coop Liguria ci ha sempre sostenute ed è stata al nostro fianco anche negli ultimi, importanti progetti che abbiamo realizzato, come la Scuola di Politica promossa in collaborazione con l’Università di Genova, alla quale hanno partecipato 35 ragazze e ragazzi, e la manifestazione “Audizioni”, che proponiamo ogni anno a Palazzo Ducale nel mese di novembre per approfondire vari temi legati ai diritti delle donne con esperti di grande caratura”.

Generico giugno 2025

Nel corso dell’Assemblea, il Presidente di Coop Liguria, Roberto Pittalis, ha consegnato una donazione di 15.000 euro all’associazione Gaslininsieme, legata alla raccolta delle figurine di Genoa e Sampdoria, che si è svolta nei punti vendita tra febbraio e aprile.

I fondi serviranno per finanziare un progetto sull’umanizzazione dei luoghi di cura, che punta a rendere più accoglienti, per i bambini, gli spazi che devono frequentare necessariamente per sottoporsi alle terapie.

 




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