Edoardo Prati, star di Tik Tok, al Giovanni da Udine
“Non sono mai stato a Udine – ci confessa Edoardo Prati, classe 2004, che porterà il suo spettacolo “Cantami d’Amore” al Teatrone, venerdì 7 marzo -. è quello che mi piace meno del tour teatrale, non avere tempo di visitare e godermi le città in cui mi trovo per lo spettacolo”. Il ventenne, appassionato di studi classici, ha trovato sui social un modo innovativo e dinamico per condividere la sua passione: con oltre 300 mila follower su Tik Tok e 606 mila sui Instagram, Edoardo Prati condivide la sua visione del mondo attraverso i classici della letteratura, svelando l’inaspettata attualità del pensiero antico. Una commistione di letteratura moderna e antica, filosofia, storia, arte e musica.
La formazione
“Da bambino leggevo Geronimo Stilton, ho amato leggere sin dalle scuole elementari. Dopo le medie, mi sono iscritto al liceo classico. Sempre frequentato la scuola pubblica che mi ha dato la possibilità di studiare e imparare le cose che mi piacciono. Adesso frequento la facoltà di Lettere classiche – ci racconta Edoardo, prima del suo spettacolo al TeatroNuovo Giovanni da Udine -. Ma il mio lavoro è indipendente dai miei studi anche se ci può essere una certa influenza. Se scopro qualcosa di nuovo, poi magari ne parlo. Ma la mia occupazione è quella di raccontare storie perché ho proprio un urgenza di raccontare, anche inventandole. Perché se si smettere di raccontare si muore”.
Le spettacolo
Alla domanda che cosa aspettarsi dal suo spettacolo in scena al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, organizzato da VignaPR e FVG Music Live, Edoardo risponde: “è un percorso di scoperta e di emozioni, si ride, si piange. Mi accompagnano in questo viaggio per tentare di capire l’amore, dove le domande saranno più delle risposte”. Si parte da Cavalcanti, fino agli anni 70 con Patroni Griffi: “un percorso che si articola lungo i secoli ma vicino al cuore di ognuno di noi: le emozioni non hanno tempo”.
La notorietà
Sul tema notorietà e su come stia influenzando la sua vita. Edoardo sottolinea: “Non piace essere esposto all’odio di qualcuno, ma questo non piace a nessuno. La notorietà mi ha cambiato molto. Da una parte l’essere popolare per quello che faccio, trovo che sia un riconoscimento al lavoro e all’impegno che ci ho messo. Per il momento gli aspetti negativi della notorietà non oscurano quelli positivi. Fin tanto che il bilancio sarà così andrà tutto bene. Posso solo essere grato”.
Alla fine gli chiediamo che cosa consiglierebbe di leggere a un suo coetaneo: “Proporrei due libri: La vita Nova di Dante e Altri libertini di Pier Vittorio Tondelli. E poi vedere che cosa accade nella testa di chi legge questi due volumi”
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