Edoardo Bove, blitz del calciatore della Fiorentina a Torrette dal mago Dello Russo per tornare a sperare
ANCONA Il fuoriclasse dei chirurghi per restituire il sogno a Edoardo Bove. Il centrocampista romano della Fiorentina, vittima di un arresto cardiaco durante la sfida al Franchi contro l’Inter dello scorso 1° dicembre, ha scelto – spinto anche dalla propria società in ottica futura – l’Ospedale di Torrette e la clinica dei campioni di Cardiologia e Aritmologia presieduta da Antonio Dello Russo per tornare a sperare. Il professore a cinque stelle a cui si sono rivolti nel recente passato campioni come Sagan, Cipollini, Ulissi, Viviani e Gardini.
La missione di Edoardo
Un vero e proprio blitz: mercoledì la partenza da Firenze, l’arrivo a Torrette nel pomeriggio per il ricovero, ieri mattina i primi test diagnostici e gli accertamenti specifici, dopo essere passato anche dal reparto sub intensivo.
Resterà anche oggi, prima delle dimissioni. «So che questo è un periodo, una condizione temporanea. Il mio obiettivo è tornare a giocare a giugno». Aveva dichiarato giorni fa Edoardo durante il podcast Bsmt. Per farlo si è rivolto al Professor Antonio, come lo chiamano in corsia. Perché i campioni si attirano tra loro. A livello tecnico ha svolto approfondimenti invasivi di natura elettrofisiologica per trattare le aritmie (alterazioni del ritmo cardiaco). I risultati, propedeutici alla diagnosi – e magari a un’eventuale operazione? – sono attesi tra i 5 e 15 giorni. Tradotto dalla scienza alla pratica: attraverso dei piccoli cateteri si passa dalle arterie o vene per arrivare nelle camere cardiache e studiare la conduzione elettrica del cuore. Di fronte alle anomalie si tratta con ablazioni. Oppure si impiantano dei dispositivi che controllano il ritmo del cuore del tipo pacemaker o defibrillatori interni (con cui potrebbe giocare ma solo all’estero per via dei protocolli del calcio italiano). «Ma non escludo affatto di poter togliere il defibrillatore – aveva spiegato lo stesso Bove – i medici mi stanno dicendo che c’è questa possibilità». Obiettivo capire se ci si trovi alla presenza di una cardiopatia strutturale, oppure no. Al fianco dell’equipe di Dello Russo era presente anche il professor Paolo Zeppilli, presidente della Commissione Medico Scientifica della Figc. Il dispositivo privacy organizzato dall’ospedale è robusto. Anche se, all’interno del reparto, in tanti riconoscono Edoardo: scattano foto e selfie.
La tesi con dedica
Con Bove ci sono la fidanzata, Martina Durham, e il suo procuratore Diego Tavano. La drammatica storia di Edoardo, centrocampista cresciuto nella Roma e protagonista in tutte le nazionali giovanili ha conquistato tutti. Una studentessa neolaureata di Firenze, Nikita, ha voluto dedicargli i ringraziamenti della tesi di laurea. «Ancora prematuro parlare di operazioni o ritorno in campo – ha spiegato Dello Russo – stiamo facendo degli accertamenti per capirne di più». Non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali il dg dell’Azienda Ospedaliera Armando Gozzini che si è limitato a un semplice ma indicativo: «Poteva scegliere qualsiasi struttura, ma ha scelto Ancona». Dopo quella maledetta domenica in cui tutto sembrava perduto, Bove fu dimesso il 14 dicembre dall’ospedale Careggi di Firenze.
L’aneddoto
Era stato sottoposto a un intervento per l’impianto di un defibrillatore cardiaco sottocutaneo. E ieri un altro ricovero a 300 km di distanza, in quella Ancona che deve fare un altro miracolo. Tra gli infermieri dorici, il chiacchiericcio serpeggiava dal pomeriggio. Ognuno aggiungeva particolari ma quasi tutti sono riusciti a intercettare la frase di Tavano a Dello Russo: «Tornerà a giocare?». Edoardo ci crede. Se mai ci fosse anche una minima speranza Torrette è il posto giusto. Parla la storia.