“Ecomafia 2025” presentato a Ricadi: reati ambientali in aumento

È stato presentato ieri presso la Green Station Legambiente Ricadi il rapporto “Ecomafia 2025″, importante occasione per fare il punto sui reati contro il territorio e la salute, con particolare attenzione alle illegalità connesse al ciclo dei rifiuti. Molto partecipata la prima tappa dell’importante report, nella quale si è rievocata la figura del capitano di fregata della Marina Militare Natale De Grazia, morto nel 1995 in circostanze misteriose mentre indagava sul traffico illecito delle “navi dei veleni” ed ora figura simbolo dell’impegno per la verità e la giustizia ambientale. Legambiente Calabria chiede che venga fatta luce sia sulla vicenda delle “navi a perdere” che sulla morte dell’ufficiale. L’evento rientra infatti nel programma delle celebrazioni dei 30 anni di attività del rapporto “Ecomafia”, ed è stato introdotto dalla presidente Anna Parretta; a seguire, Antonino Morabito dell’Ufficio nazionale ambiente e legalità e Franco Saragò, presidente del Circolo Legambiente Ricadi, il quale ha chiesto celeri aggiornamenti sulle mappe catastali per la lotta all’abusivismo edilizio sulla costa vibonese, giacché oggi molte costruzioni risultano su terreno di proprietà, laddove di fatto per l’avanzare del mare sono a pelo d’acqua. Centrale il tema dei reati ambientali e del loro incremento anche in Calabria, nonché delle prospettive per il futuro. Ad impreziosire il prestigioso parterre anche Andrea Carnì dell’Università degli Studi di Milano e il contrammiraglio Giuseppe Sciarrone della Direzione marittima di Reggio Calabria, oltre a Sebastiano Venneri di Legambiente nazionale, il colonnello Giovanni Misceo, comandante del Comando regionale carabinieri Forestali di Calabria e Sicilia, ed Enrico Fontana, responsabile dell’Osservatorio nazionale ambiente e legalità di Legambiente. Le conclusioni sono state affidate al procuratore della Repubblica Camillo Falvo e all’ex assessore regionale all’Ambiente, Silvio Greco.
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