Emilia Romagna

ecco le due misure del Comune


A Bologna la crisi abitativa non accenna a fermarsi: prezzi in costante aumento, scarsa offerta di immobili in affitto, studenti e famiglie sempre più in difficoltà. In questo scenario, il Comune cerca soluzioni alternative per alleggerire la pressione, soprattutto sulle fasce più fragili.

La Giunta ha appena approvato due provvedimenti che vanno in questa direzione. Palazzo d’Accursio fa sapere che il primo riguarda la ristrutturazione di 30 alloggi comunali (non appartenente al sistema di Edilizia residenziale popolare), che verranno destinati alla pronta accoglienza di nuclei sfrattati o in emergenza abitativa urgente. Piccoli appartamenti adatti a soluzioni temporanee, che saranno pronti entro fine anno. Costo dell’operazione: 350mila euro. L’obiettivo è ridurre la spesa pubblica per l’accoglienza in hotel, che oggi supera i 3 milioni di euro l’anno.

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Il secondo intervento è una convenzione con Er.go, l’ente regionale per il diritto allo studio, a cui vengono ceduti gratuitamente 20 alloggi comunali da trasformare in case per studenti meritevoli e a basso reddito. Saranno ristrutturati con un investimento di 450mila euro e gestiti per 12 anni. Si trovano in centro e in zona San Donato, e potranno accogliere circa 46 studenti. Altri 15 alloggi saranno messi a disposizione da Acer, per un totale di 87 nuovi posti letto.

Alla convenzione partecipa anche la Fondazione Abitare, che promuoverà progetti di collaborazione civica tra gli studenti e la comunità locale. “Con queste due delibere continuiamo a dare risposte concrete e strutturali al diritto allo studio e all’abitare”, commenta la vicesindaca Emily Clancy. Per la direttrice di Er.go Patrizia Mondin, si tratta di “una relazione interistituzionale che pone al centro le necessità delle persone”. Il presidente di Acer Marco Bertuzzi parla di “un contributo concreto al diritto allo studio”.

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