Ecco il modello di crescita della nostra scuola
Cambiamenti demografici, calo di iscritti alla scuola primaria e di contro una frazione dinamica, coesa, con alcuni punti fissi indiscutibili per la comunità. Palazzo del Pero è un po’ tutto questo, un paese di circa 600 anime che nel corso degli ultimi anni ha vissuto trasformazioni sociali.
Adesso la prima preoccupazione, soprattutto da parte delle giovani coppie con figli che risiedono a Palazzo del Pero, è quella di ridare slancio alla scuola primaria Livio Tempesta, di far capire le sue caratteristiche a fronte di iscrizioni in calo che, se il trend continuasse, potrebbero portare alla fine di questa esperienza scolastica di paese.
A raccontare questo spaccato è Sara Manneschi, una mamma che ha il ruolo di rappresentante degli genitori proprio dei bambini e delle bambine che frequentano la scuola dell’obbligo. Prima di arrivare al nocciolo della questione e alle attività progettate con spirito costruttivo, Sara descrive il paese e le sue dinamiche: “Fino a qualche anno fa era abitato solo da famiglie autoctone ma che adesso conta un buon numero di residenti provenienti sia dalle zone limitrofe (io stessa mi sono trasferita 8 anni fa) che da altre regioni. Il punto di forza del paese è sicuramente il fatto che essendo pochi abitanti ci conosciamo tutti facendo si che la nostra sia una comunità collaborativa e attenta ai bisogni del paese. I nostri punti di forza e di aggregazione sono sicuramente il centro sociale, il gruppo sportivo e le scuole. Ognuna di queste attività collabora nei vari eventi come per esempio il dopo scuola che viene fatto al centro sociale Valcerfone, insieme ai “pomeriggi in compagnia” dove i bambini della scuola primaria rimangono il pomeriggio a fare i compiti assistiti da un’insegnante in pensione che lavorava proprio alla scuola primaria di Palazzo. Mentre gli anziani svolgono attività ricreative come cucito, pittura e attività ludiche i bambini svolgono i loro compiti, facendo sì che ci sia un incontro tra due generazioni, infatti i bambini dopo l’attività di doposcuola si fermano sempre a fare merenda insieme agli anziani ed è un momento secondo noi molto prezioso per tutti loro.La scuola primaria infatti quest’ anno farà anche un progetto sul cucito e pittura insieme ai nonni dei “pomeriggi insieme” durante le ore scolastiche.”
Poi Sara descrive, numeri alla mano, la situazione scolastica: “Ad oggi, anche se la scuola dell’infanzia (anche questa un gioiello per il paese) conta un buon numero di iscritti, la primaria purtroppo ha avuto una perdita un po’ causata dal calo demografico un po’ per lo “spettro” delle pluriclassi e oggi ha solo 14 alunni che frequentano. Le pluriclassi però, a parer di tutti i genitori che hanno iscritto i propri figli in questa scuola, sono il nostro punto di forza. La scuola primaria “Livio Tempesta” è una scuola che da sempre lavora con le pluriclassi cioè riunisce studenti di classi diverse in un unico gruppo con studenti di età differenti. Ovviamente ciò richiede un approccio didattico specifico che valorizzi la collaborazione fra gli alunni e l’autonomia come il peer tutoring (apprendimento tra pari) e il cooperative learning (apprendimento cooperativo). L’insegnante assume il ruolo di facilitatore e organizzatore delle diverse attività; la gestione è impegnativa per il docente che deve organizzare la lezione portando avanti più programmi contemporaneamente, ma questo non ha mai spaventato le nostre insegnante ormai abili a questo tipo di lavoro in classe. Contrariamente a quanto si possa pensare, la pluriclasse rappresenta un’opportunità educativa, poiché gli studenti più grandi possono aiutare i più piccoli e la diversità di età stimola le interazioni. La ricerca suggerisce che, con le giuste strategie, i risultati di apprendimento non sono inferiori a quelli delle classi tradizionali.”
Gli ingredienti ci sono tutti quindi per aprire la scuola per una giornata alla scoperta del modello di crescita dell’istituto scolastico di Palazzo del Pero, che a sua volta fa parte dell’istituto comprensivo Margaritone di Arezzo. Per questo è stato organizzato un evento che si terrà domenica prossima 26 ottobre proprio alla scuola: “L’evento che abbiamo organizzato valorizza ancora di più il fattore di cooperazione tra abitanti e vari enti del paese che infatti saranno presenti a vendere i propri prodotti e servirà a dare visibilità a questa scuola che, sia per chi ha figli che per la comunità tutta, è un bene prezioso.”
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