Ecco cosa abbiamo imparato facendo una regata alla Tre Golfi Sailing Week
Al passaggio sulla virtuale linea del traguardo, a bordo c’è soddisfazione per aver effettuato una bella regata. Tutto finito? Nemmeno per sogno, perché adesso c’è da ripiegare le vele e rimettere tutto a posto. Tornati al porto, salutiamo e ringraziamo dell’ospitalità. Mentre ci rechiamo nella sala stampa al Villaggio allestito per l’occasione, quelli che fino a pochi minuti prima erano i nostri «colleghi» a bordo del Bullitt continuano a lavorare. Lo faranno per molte ore.
Andrea Recordati, l’armatore del Bullitt, ci regala il suo pensiero sul mare e la vela. «La passione è iniziata quando ero giovanissimo, con la mia famiglia. Avere un rapporto con il mare vuol dire averlo con la natura. Crescendo ho capito quanto mi piacesse la vela e gareggiare, sono un uomo molto competitivo. A bordo di una barca tutti hanno un ruolo fondamentale per il raggiungimento di una buona la performance e la vela è un grande sport di squadra ad alto contenuto tecnologico. Essere in mare mi aiuta a staccare la mente dal lavoro e vivere delle esperienze in posti bellissimi come questo».
Tre Golfi Sailing Week 2024 – Roberto Mottola di AmatoLuca Butto’
Il Presidente del Circolo del Remo e della Vela Italia (organizzatore della Tre Golfi Sailing Week), Roberto Mottola di Amato, ex-velista di altissimo livello (ha rappresentato l’Italia alle Olimpiadi estive del 1972) è molto soddisfatto.
«È stata un’edizione straordinaria. Abbiamo avuto il meglio della vela mondiale qui a Sorrento, in condizioni ideali e con una partecipazione che ci rende orgogliosi. Bella Mente (l’imbarcazione vincitrice, ndr) è stata impeccabile, ma tutte le barche hanno dimostrato un livello tecnico altissimo. Siamo grati agli armatori, agli equipaggi, ai partner e alle Istituzioni che ci sostengono. Lavoreremo per alzare ancora l’asticella: già dal prossimo anno vorremmo assegnare un titolo europeo per ogni gruppo IMA, per valorizzare ancora meglio ogni categoria della flotta».
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