Ecco come si chiamerà il principe Andrea da oggi in poi, dove andrà a vivere e come si sosterrà
La notizia ha fatto rapidamente il giro del mondo: il principe Andrea non sarà più principe. Da oggi si chiamerà Andrea Mountbatten Windsor. È stato lo stesso Buckingham Palace ad annunciare che re Carlo III ha “avviato un processo formale” per rimuovere tutti i titoli e gli onori del fratello minore. Una decisione storica, senza precedenti moderni, che segna la caduta definitiva di colui che un tempo era conosciuto come il duca di York.
L’annuncio da Buckingham Palace
Il comunicato ufficiale, diffuso giovedì sera, non ha lasciato spazio a interpretazioni. “Sua Maestà ha avviato oggi un procedimento formale per rimuovere lo stile, i titoli e gli onori del principe Andrea. Il principe Andrea sarà ora conosciuto come Andrew Mountbatten Windsor“. Ma non è tutto. Andrea dovrà anche lasciare la sua residenza, la Royal Lodge di Windsor, dove viveva da anni con l’ex moglie Sarah Ferguson. “Il suo contratto di locazione – continua la nota – gli aveva finora garantito la tutela legale per continuare a risiedervi. È stata ora notificata una diffida formale per la risoluzione del contratto di locazione e il trasferimento in un alloggio privato alternativo“.
Una scelta dura, accompagnata da un linguaggio definito “brutale” dallo storico reale Kelly Swaby, intervistato dalla BBC. “L’opinione pubblica – spiega – è molto contraria ad Andrea, e il Palazzo lo sa bene. Il tono della dichiarazione riflette la volontà di prendere le distanze da lui, in modo netto e definitivo“.
La nuova vita a Sandringham
Secondo quanto trapelato, Andrea si trasferirà in una proprietà situata nella tenuta reale di Sandringham, nel Norfolk. La tenuta si estende per oltre ottomila ettari e include numerose abitazioni private, ma Buckingham Palace non ha ancora reso noti i dettagli dell’alloggio che gli sarà destinato. Quel che è certo è che, nonostante la rimozione dei titoli, il Re stesso dovrebbe finanziare privatamente parte della sistemazione del fratello.
Anche Sarah Ferguson, 66 anni, lascerà la Royal Lodge. Dopo anni di convivenza pacifica con l’ex marito, si organizzerà autonomamente, tornando a utilizzare il cognome da nubile, Ferguson.
La questione economica
Il nodo dei finanziamenti resta delicato. Dopo lo scandalo legato ai suoi rapporti con Jeffrey Epstein, il principe Andrea aveva perso ogni incarico pubblico e, di conseguenza, i contributi ufficiali della Casa Reale. Secondo fonti vicine al Palazzo, re Carlo avrebbe ridotto drasticamente qualsiasi tipo di sostegno economico diretto, limitandosi ora a garantire un aiuto “privato e appropriato“.
Andrea, nel frattempo, avrebbe tentato di costruirsi canali di reddito alternativi, tra cui rapporti commerciali con la Cina e gli Stati del Golfo, e un progetto imprenditoriale con una start-up olandese, poi interrotto. Ma le sue finanze restano oggetto di attenzione pubblica: la Commissione per i conti pubblici del Parlamento ha chiesto chiarimenti alla Crown Estate per garantire che non vengano utilizzati fondi pubblici nel sostegno all’ex duca di York.
La rimozione dei titoli
Il processo di revoca dei titoli sarà formale e irrevocabile. Andrea perderà i titoli di Principe, Duca di York, Conte di Inverness e Barone Killyleagh, oltre al diritto di essere chiamato Sua Altezza Reale. Saranno rimossi anche gli onori cavallereschi, come l’Ordine della Giarrettiera e quello di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Vittoriano. Re Carlo invierà mandati reali al Lord Cancelliere per completare il processo. Curiosamente, non sarà necessario modificare il certificato di nascita del principe, e la revoca non avrà effetto retroattivo.
Le figlie di Andrea, Beatrice ed Eugenia, manterranno invece i loro titoli reali, in quanto discendenti dirette di un sovrano, secondo quanto previsto dalle Lettere Patenti di re Giorgio V del 1917.
Un cognome dal passato
Il nome Mountbatten Windsor porta con sé la storia della monarchia moderna. Fu creato nel 1960 per unire i cognomi della regina Elisabetta II e del principe Filippo. “Mountbatten” è la versione anglicizzata di Battenberg, la casata tedesca della madre di Filippo, la principessa Alice. Nel 1917, durante la Prima Guerra Mondiale, re Giorgio V decise di cambiare il nome della dinastia da Sassonia-Coburgo-Gotha a Windsor, per cancellare ogni riferimento germanico.
Il doppio cognome, adottato poi per i discendenti della regina e di Filippo, fu una concessione al Duca di Edimburgo, desideroso che i suoi figli portassero anche il suo nome.
Il futuro di Andrea
Con la perdita dei titoli e della residenza storica, Andrea Mountbatten Windsor appare ormai definitivamente escluso dalla vita pubblica della famiglia reale. Non parteciperà a cerimonie ufficiali, parate o eventi pubblici, se non in contesti strettamente privati o familiari. Gli storici reali parlano di una “mossa inevitabile”, ma anche di una “ferita permanente” per la monarchia. Secondo molti, Buckingham Palace ha scelto di agire ora per dare un segnale forte: nessuno, neppure un fratello del Re, può mettere in pericolo la credibilità della Corona.
Ma il caso di Andrea, e soprattutto le domande rimaste aperte sui suoi rapporti con Epstein, continuano a sollevare interrogativi.
Gli attivisti repubblicani chiedono un’indagine più ampia su ciò che la famiglia reale avrebbe potuto sapere. Per ora, l’ex principe si prepara a una vita lontana dai riflettori, nel silenzio della campagna inglese, con un nome nuovo e un passato che difficilmente potrà lasciarsi alle spalle.
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