E voi come ordinate la vostra collezione di videogiochi?
Per un collezionista appassionato come disporre la propria collezione può essere fonte di dubbi, essendoci tanti modi diversi per ordinare i giochi. Tanti i fattori da tenere in considerazione, a partire dallo spazio disponibile fino ad arrivare alle più piccole preferenze personali.
Fatto sta che ci sono tanti modi per organizzare i propri giochi in casa: c’è ad esempio che preferisce metterli in ordine alfabetico, solitamente la strada più semplice ed elegante, ma anche più semplicemente chi li dispone tenendo a mente i propri giochi preferiti. Magari vengono ordinati per console, ad esempio i giochi PlayStation partendo dalla prima fino ad arrivare a PS5. E ancora, si tiene conto anche dello stile delle costine che in alcuni casi può cambiare nel corso di una generazione: basti pensare al vecchio logo di PS3 poi cambiato nel giro di un paio d’anni con quello adottato ancora oggi da Sony, ben diverso rispetto a quello usato originariamente nel 2006.
Chi vi scrive ha un sistema tutto suo per ordinare le collezioni di ciascuna console: quando possibile, infatti, le dispongo sempre in ordine di acquisto dei singoli giochi. Si tratta di un sistema che adotto ormai da tanti anni, a partire dai tempi di PS3, Xbox 360 e Wii e che utilizzo ancora oggi con le piattaforme attuali, e sebbene a primo impatto può sembrare visivamente confusionario l’ho invece trovato molto utile per stimolare i miei ricordi e la memoria: vedere l’ordine con cui ho comprato i vari titoli della mia collezione si rivela spesso utile per ricordarmi eventi e periodi specifici della mia vita, in alcuni casi anche i momenti precisi in cui ho messo le mani su quei giochi, quando e in quale contesto è accaduto.
A conti fatti, il modo in cui si organizza la propria collezione di videogiochi può dire molto di noi stessi: è soprattutto un segno di quanto teniamo alla nostra passione, simbolo non solo di precisione ma anche dell’impegno che ci abbiamo messo nel portarla avanti con amore e dedizione nel corso degli anni. E in fondo a ciascuno il proprio stile, che sia alfabetico, per stile delle costine o per acquisto. E chissà quanti altri modi ancora ci sono.
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