Marche

è un 52enne di Acqualagna


ANCONA L’appostamento con il binocolo sotto casa dell’ex compagna gli è costato l’arresto per stalking. In manette, domenica pomeriggio, c’è finito un 52enne di Acqualagna. Su di lui, o meglio su una serie di atti vandalici, stavano già indagando gli agenti della Squadra Mobile dopo la denuncia (inizialmente contro ignoti) sporta dalla donna, un’anconetana residente a due passi dalla questura. Una decina di giorni fa si è rivolta agli uffici di via Gervasoni perché esasperata dai danni subiti all’auto: l’aveva spesso trovata con le gomme a terra. 

La causa

Conseguenza non di una foratura casuale, ma di un atto vandalico come accertato dalla polizia. Via via, i sospetti si sono stretti attorno al suo ex. Dagli accertamenti investigativi, è emerso il pressing del 52enne nei confronti della donna con cui aveva rotto la relazione lo scorso anno. Ci sarebbero stati appostamenti sotto casa, nonché l’aggancio del nuovo fidanzato dell’anconetana su Instagram: «Lei mi ha rovinato la vita» gli avrebbe scritto lui. L’epilogo della vicenda è andato in scena domenica pomeriggio, quando l’uomo si è presentato sotto casa della ex. Lei, in quel momento, non c’era. Stando a quanto contestato dalla procura, il 52enne si era appostato in auto con il binocolo, probabilmente per monitorare gli spostamenti della vittima. Si era anche camuffato: cappellino e occhiali scuri. Agganciato dalla polizia, è stato seguito mentre si allontanava dalla zona. È stato fermato e perquisito: oltre al binocolo, sotto al sedile nascondeva un trapano. Per lui sono scattate le manette.

L’udienza

Ieri è stato portato in tribunale per la direttissima. Non ha rigettato le accuse: «Non ho mai accettato la fine della relazione con la mia ex, soprattutto il fatto che si sia rifatta una vita con il suo nuovo compagno» ha detto il 52enne davanti al giudice Francesca Pizii. Nei confronti dell’uomo è stato disposto il divieto di avvicinamento alla vittima. In poche settimane, sarebbero stati 19 gli atti vandalici ai danni dell’auto della donna. Uno, risalente al 7 marzo, sarebbe stato ripreso dalle telecamere della questura: quel giorno lei era andata a sporgere denuncia. Uscita dagli uffici, aveva ritrovato due gomme a terra.




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