È pugliese il braccio destro di Giorgio Armani: chi è Leo Dell’Orco
C’è un po’ di Puglia, nella vita di Giorgio Armani. Ed è una traccia profonda: Leo Dell’Orco, suo braccio destro e ombra, è originario di Bisceglie. È l’uomo che da tempo è responsabile dell’ufficio stile uomo, ma per “re” Giorgio – morto il 4 settembre a 91 anni – è stato molto di più. Dell’Orco è considerato il suo ultimo compagno, definizione che non è mai stata ufficializzata dallo stilista – le etichette, d’altronde, durano il tempo che trovano – ma che comunque racconta di un legame intenso, fatto di sentimento e lavoro. “È la persona cui ho affidato i miei pensieri più privati, personali, di lavoro e non – aveva scritto lo stesso Armani a proposito di Dell’Orco nella sua autobiografia, “Per amore”, pubblicata nel 2022 da Mondadori Electa – Ha saputo tenerli per sé con grande riserbo”.
Classe 1952, Leo – all’anagrafe Pantaleo – è originario di Bisceglie, e il suo passo nel mondo Armani l’ha fatto per caso: conobbe Giorgio in un parco a Milano, e da lì non si sono più lasciati, per 45 anni. Lui aveva 24 anni e lavorava come pubblicitario, diventò poi modello fino a entrare in azienda. Ora ha un ruolo di grande responsabilità, è uno dei pilastri della famiglia Armani – che di suo conta 8.700 dipendenti – e fra i tanti ruoli, è anche uno dei consiglieri della Fondazione Armani. Dell’Orco è anche presidente della squadra di basket Olimpia Milano, e a lui si deve il marchio EA7, dove quel 7 non è un caso: è un omaggio al numero della maglia del giocatore del Milan Andrij Shevchenko, ammirato da Dell’Orco (che nel Milan ha pure militato). Ora molti lo indicano come erede dello stilista. Come tutto per Giorgio Armani, anche il rapporto con Leo Dell’Orco è stato sempre protetto dalla riservatezza, come era stato anche per il sodalizio con Sergio Galeotti, suo compagno e cofondatore della Giorgio Armani spa, scomparso nel 1985.
Ma le poche volte che ne ha parlato, ha espresso per lui parole di grande stima, e molto intense: “Vive da anni insieme a me, rappresenta la persona a me più vicina”, aveva dichiarato il signore assoluto della moda italiana in un’intervista al Corriere della Sera, nel 2024. E a confermare l’importanza di Leo nella vita di Giorgio c’è un aneddoto. Quando ci fu il devastante incendio a Pantelleria nel 2022, tutti si dettero alla fuga, e Giorgio scomparve. Quando riapparve, spiegò di aver sfidato le fiamme per rientrare in casa e recuperare un anello: “Me l’ha regalato Leo, e lo dovevo salvare”.