Società

È morto Bill Viola, pioniere della videoarte

Bill Viola, il pioniere della videoarte, non c’è più: è morto venerdì, nella sua casa di Long Beach, in California, a 73 anni. Si era precocemente ammalato di Alzheimer e da tempo faticava a comunicare. La sua arte, invece, è più vitale che mai.

Bill Viola «The Martyrs  I Martiri»  AllianceGetty Images

Bill Viola, «The Martyrs / I Martiri» (2014), Alliance/Getty Images

picture alliance/Getty Images

Il legame con l’Italia

Bill Viola è un artista italoamericano nato nel Bronx nel gennaio del 1951 (vi state chiedendo come si legge il suo cognome? All’americana è Vaiola ma lui preferiva la dizione italiana, Viola, per onorare le origini del papà). Ha tessuto per tutta la vita un legame speciale con il nostro Paese: poco più che ventenne, a metà degli anni Settanta, venne a Firenze a lavorare in quello che era il primo centro di produzione video in Italia (si chiamava Art/Tapes/22 e lo dirigeva una donna: Maria Gloria Bicocchi). Per Bill Viola, fresco di studi universitari in pittura e musica, fu l’occasione di lavorare con artisti come Mario Merz, Giulio Paolini, Jannis Kounellis, ché al tempo in Italia l’avanguardia galoppava davvero e dettava l’agenda internazionale dell’arte. In Italia Bill Viola è tornato poi diverse volte per piacere e per inaugurare mostre che hanno lasciato il segno: a Villa Panza di Varese, nel 2012, e Palazzo Strozzi di Firenze nel 2017, a Palazzo Reale di Palermo nel 2021, a Palazzo Reale di Milano nel 2023. Quando la malattia gli ha reso impossibile il viaggio, è stata la moglie Kira Perov a portarne la testimonianza. Queste sono solo alcune delle sue tante mostre che hanno girato il mondo e i maggiori musei in quarant’anni di carriera capace di sdoganare la videoarte nelle grandi istituzioni e tra il grande pubblico.

Una installazione di Bill Viola ph Gary Friedmand Getty Images

Una installazione di Bill Viola, ph: Gary Friedmand/ Getty Images

Gary Friedman/Getty Images

Ora che se n’è andato, che cosa ci resta?

A differenza di altri artisti, le opere di Bill Viola non sono classicamente «tangibili» : la sua arte è per natura fluida e digitale. Richiede del tempo per essere vista: quelli che vedete anche qui riprodotti sono infatti solo degli still, dei frame di sue opere video che durano diversi minuti. Bill Viola è stato capace di fondere la pittura e il teatro e di creare qualcosa di completamente nuovo che è appunto la videoarte, una rappresentazione ad alto tasso di drammaticità e di estetica, che vuole comunicare qualcosa sul mondo. Per goderla appieno, dobbiamo essere pazienti: metterci dinnanzi ai suoi schermi e osservare i suoi video spettacolari.

Bill Viola ha insegnato agli artisti della sua generazione e a quelli che sono venuti dopo che arte e tecnica possono andare d’accordo: era apprezzatissimo per la sua capacità di ripresa, in molti lo considerano (e a ragione) un mago della registrazione e del montaggio. Fino all’ultimo, Bill Viola ha spinto più che ha potuto la sperimentazione: i suoi video hanno rivoluzionato la storia dell’arte per la resa estetica, i colori, gli effetti sonori. Niente è lasciato al caso.


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »