È morto Alì Rashid: l’attivista viveva in Umbria da trent’anni
Ha suscitato commozione in Umbria, in particolare nel territorio orvietano dove risiedeva da quasi trent’anni, la notizia della scomparsa di Alì Rashid, politico e attivista palestinese naturalizzato italiano, morto all’età di 71 anni. Figura di primo piano nella lotta per i diritti del popolo palestinese, Rashid aveva scelto l’Umbria come terra d’adozione fin dal 1996, in occasione del gemellaggio tra Orvieto e Betlemme, attratto – come lui stesso dichiarò – “dal senso di pace che questa terra trasmette”.
Deputato Nato nel 1953 in Giordania da genitori palestinesi originari di Gerusalemme, Rashid è stato segretario nazionale dell’Unione Generale degli Studenti Palestinesi, membro dell’Unione generale degli scrittori e giornalisti palestinesi, e dal 1987 Primo Segretario della Delegazione generale palestinese in Italia. Deputato di Rifondazione comunista, ha mantenuto per tutta la vita un impegno attivo per la pace in Medio Oriente, sempre in equilibrio tra Europa e Palestina, sostenendo il rispetto dei diritti umani e delle risoluzioni delle Nazioni Unite.
Iniziativa pubblica Storica la sua collaborazione con Gino Strada e con Emergency. Proprio pochi giorni fa aveva partecipato a un’iniziativa pubblica a Monteleone d’Orvieto, ribadendo il suo impegno per la causa di Gaza e per una soluzione giusta al conflitto israelo-palestinese. La comunità umbra, e in particolare quella orvietana, lo ricorda oggi come un uomo di pace e di dialogo, profondamente radicato nel territorio.
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