«È impensabile abbiamo già dato»
POGGIO SAN MARCELLO Potrebbe sorgere a meno di un chilometro (in linea d’aria) più a nord della vecchia discarica “Cornacchia” di Moie, l’impianto di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi che una ditta di Chieti – la Nice Srls – ha chiesto di realizzare nel comune di Poggio San Marcello.
In un’area di 7 ettari a 30 metri dal confine con Castelplanio, 575 da quello con Montecarotto, un km da Belvedere Ostrense e circa 800 metri da Maiolati Spontini. Il progetto, presentato in Provincia lo scorso 14 gennaio, ha incontrato l’opposizione dell’intera Vallesina. Dai Comuni coinvolti, a quelli non interessati dall’area ma che comunque risentirebbero dell’impatto. E poi consiglieri regionali e comitati. Un fronte unito e compatto che questa sera alle 21 si riunirà con i cittadini in assemblea pubblica a Poggio per ribadire la propria posizione.
Il claim: «Un’altra discarica in Vallesina? No grazie». Intanto il sindaco di Poggio San Marcello Fabrizio Chiappa in preparazione della Conferenza dei servizi che la Provincia dovrà convocare entro la metà di giugno (a meno che la ditta non decida di ritirare il progetto), ha inviato le proprie osservazioni. Nel ribadire la sua contrarietà specifica: «Non è una questione di partito, ognuno per le proprie competenze deve portare il suo mattone a favore della causa». Il primo cittadino ha chiesto uno studio sull’incidenza dell’impianto sulle malattie tumorali, considerando la vicinanza della vecchia “La Cornacchia”, che ha operato per decenni. Sollevando questioni di carattere socioeconomico: la nuova discarica vanificherà gli sforzi dei Comuni in termini di valorizzazione del territorio? Quanto ne risentirà il settore agricolo e turistico? E poi la valutazione dei rischi di inquinamento atmosferico e delle falde, di eventi calamitosi come terremoti e alluvioni. Il Comune chiede di tenere in considerazione anche la fase post-mortem. «In ogni caso – conclude Chiappa questo territorio ha già dato».