E’ emergenza al San Carlo di Potenza: cercansi cardiochirurghi
Situazione d’emergenza al San Carlo di Potenza: in attesa dei rinforzi (cardiochirurghi) individuati, emergenze deviate in Puglia nel fine settimana appena trascorso
POTENZA – E’ una situazione d’emergenza quella che troveranno i 4 cardiochirurghi reclutati la scorsa settimana dall’Azienda ospedaliera regionale San Carlo, con contratti libero-professionali.
A confermarlo è arrivata l’attivazione, per il fine settimana appena trascorso, di un «protocollo di mutuo supporto» con i policlinici di Bari e Foggia, che sono stati pre-allertati per ricevere dall’ospedale di Potenza, e più in generale dai presidi dell’Azienda ospedaliera regionale lucana, pazienti bisognosi di interventi in emergenza.
Sul caso, sollevato da Basilicata24, ieri è intervenuta anche la direzione aziendale, spiegando che l’attivazione del protocollo, «già adottato in passato, assicura la continuità dell’assistenza e la sicurezza dei pazienti», e si è resa necessaria «a causa di assenze contemporanee di più cardiochirurghi per motivi di salute, pienamente documentabili».
«Il protocollo per le urgenze è attivato per soli nove giorni, in due periodi distinti, mentre tutti gli interventi programmabili sono stati calendarizzati senza interruzioni». Ha aggiunto il direttore generale del San Carlo, Giuseppe Spera, assicurando che «l’operatività programmata è costantemente e validamente garantita senza alcuna compromissione del servizio».
A partire da questa mattina (9 giugno 2025), ad ogni modo, il «protocollo di mutuo soccorso» con i policlinici di Bari e Foggia dovrebbe essere disattivato e il reparto dovrebbe recuperare la piena operatività. Dopo mesi di turbolenze scatenate dall’addio del vecchio primario Mario Luzi, e dalla selezione per il suo successore, che ha premiato ancora una volta uno “straniero” a scapito delle professionalità interne.
Oltre al ritorno in servizio dei medici ammalatisi nei giorni scorsi, infatti, è previsto l’arrivo in corsia anche dei primi rinforzi reclutati la scorsa settimana.
Il più atteso, tra questi rinforzi, resta l’ex primario Sergio Caparrotti, che mercoledì scorso ha firmato un contratto che lo legherà al suo ex reparto fino al 31 dicembre.
Il medico 74enne sarà a disposizione del nuovo primario “titolare”, il 59enne Gabriele Giunti, che il primo luglio dovrebbe insediarsi a Potenza lasciando una struttura che negli ultimi anni ha scalato le classifiche sulla qualità delle cure per il cuore come l’Azienda ospedaliero-universitaria Careggi di Firenze.
Nella delibera di conferimento dell’incarico di Caparrotti si spiega che il suo reclutamento «rappresenta una soluzione temporanea alle contingenze assistenziali, nelle more del nuovo assetto della unità operativa, che sarà definito con la presa di servizio del direttore, già individuato a seguito di avviso pubblico, e con l’immissione in servizio di tutti i nuovi cardiochirurghi vincitori dell’ultimo concorso».
Sempre mercoledì scorso sono stati conferiti 3 ulteriori incarichi di lavoro autonomo, della durata di 12 mesi, a altrettanti cardiochirurghi: Bruno Chiarello, per 5 anni al Careggi di Firenze col neo primario Giunti; il campano Salvatore Giordano; e il lombardo Vito Domenico Bruno.
Nella relativa delibera, però, si fa riferimento alla necessità di garantire «la continuità di prestazioni» non solo nell’ospedale di Potenza, ma anche nei presidi periferici dell’Azienda ospedaliera regionale a «Lagonegro, Melfi, Villa d’Agri e Pescopagano».
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