è ancora chiuso, ci giocano solo gli abusivi
ANCONA È finita in tribunale l’annosa questione dello skatepark di Posatora. «Che doveva essere pronto ad aprile 2023», come ha ricordato ieri in consiglio comunale l’assessore agli Impianti sportivi Daniele Berardinelli. E che invece, due anni dopo, è ancora chiuso. I lavori sono finiti da tempo ma nella vicenda si è insinuato un contenzioso giudiziario relativo al compenso previsto dal Comune per l’impresa che ha eseguito i lavori.
Il dissidio
Al termine del cantiere, infatti, la ditta aveva avanzato a Palazzo del Popolo richieste per circa 300mila euro in più rispetto al prezzo dell’appalto, motivandole con le varianti in corso d’opera. Di questi, però, l’amministrazione ne aveva riconosciuti soltanto 30mila euro, con l’impresa che ha quindi deciso di adire le vie legali. La prossima udienza è però fissata per il 25 novembre, tra più di sei mesi. Nel frattempo, prima di aprire lo skatepark, mancano ancora delle sistemazioni esterne non previste dall’appalto originario. Interventi anche importanti, come quello di pavimentazione di un’area oggi lasciata in breccino. Insomma, il taglio del nastro è ancora lontano. Quanto? Nemmeno il Comune sembra saperlo. «Prima di novembre speriamo di farcela» si è limitato a dire Berardinelli.
I teppisti
Anche se ormai appare come una pura formalità, visto che sono già moltissimi i giovani che frequentano abusivamente l’impianto con le loro tavole. «Mi è stato detto che la sera vengono accesi addirittura i fari» ha denunciato il consigliere Pd Angelo Tomassetti, che aveva interrogato Berardinelli in merito alle continue intrusioni nello skatepark ancora chiuso. L’assessore ha però ricordato come sia stata coinvolta anche la polizia locale, che ha effettuato diversi appostamenti nel tentativo di stanare o almeno disincentivare i teppisti che scavalcano le recinzioni per usare indebitamente l’impianto sportivo.