Scienza e tecnologia

Dying Light The Beast avrà microtransazioni? Techland ha imparato la lezione da DL2


Ci sono diversi motivi per cui Dying Light 2 non è riuscito a fare breccia nel cuore dei giocatori come Techland si sarebbe auspicata, e uno di questi è sicuramente stata l’inclusione delle microtransazioni in un gioco single player venduto a prezzo pieno.

Lo sviluppatore polacco ha pensato agli errori da correggere con l’imminente Dying Light: The Beast, che mira a riportare la serie alle sue radici. Un passo importante è stato quello di evitare l’inclusione di valute virtuali, dettaglio che è stato di recente confermato dal director del progetto.

In risposta a un fan che esortava Techland a non aggiungere microtransazioni e valute in-game, il franchise director Tymon Smektala ha rassicurato tutti i fan confermandone la totale assenza. Questi elementi “non sono in programma” e quindi non dovrebbero essere aggiunti neppure post-lancio, come accadde nel caso di Dying Light 2.

Dying Light 2 offriva elementi cosmetici in-game che i giocatori potevano acquistare solo con valuta virtuale. Ciò che scatenò non poche polemiche era la possibilità di acquistare la valuta solo in quantità fisse: di conseguenza, i fan hanno speso più soldi del necessario, il più delle volte.

Vi ricordiamo che, dopo il rinvio annunciato recentemente, Dying Light The Beast non uscirà più ad agosto come inizialmente previsto, con la data di lancio posticipata al 19 settembre 2025 su PC, PS5 e Xbox Series X|S.


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »