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Dungeons & Dragons Stranger Things, la guida al set Hellfire Club per fan e collezionisti

Dungeons & Dragons e Stranger Things tornano a incrociare i dadi con Benvenuti all’Hellfire Club, nuovo set ufficiale pensato per portare sul tavolo l’atmosfera della celebre campagna di Eddie Munson. Si tratta di un gioco da tavolo collaborativo per 3–5 giocatori, ambientato nell’universo della serie Netflix e ispirato alla mitica sessione del “Cult of Vecna” vista nella quarta stagione.

Pubblicato da Wizards of the Coast, il set combina l’accessibilità di un’introduzione a D&D con il fascino collezionistico di un oggetto dedicato ai fan della saga: una scatola dal design anni ’80, curata nei dettagli, che ricrea l’esperienza del club di Hawkins High.

Al suo interno si trovano quattro avventure complete, dadi e materiali pronti all’uso, oltre alla possibilità di espandere l’esperienza con un bundle digitale esclusivo su D&D Beyond. Non mancano, però, alcuni limiti importanti: il più evidente è la mancanza della localizzazione in italiano, che potrebbe rendere difficile l’esperienza per chi non ha familiarità con la lingua inglese.

Ma procediamo per gradi, e vediamo cosa ha da offrire!

L’eredità dell’Hellfire Club

Nato come un club studentesco di Hawkins High dedicato al gioco di ruolo, l’Hellfire Club è molto più di una semplice comitiva di appassionati di dadi e schede. Nella quarta stagione di Stranger Things, guidato dal carismatico e irriverente Eddie Munson, il gruppo diventa simbolo di amicizia, creatività e ribellione nerd. Attorno a quel tavolo, tra miniature e bevande di dubbio gusto, non si combattono solo demoni immaginari: si sfidano i pregiudizi di un’America che guarda con sospetto chi è “diverso”.

Eddie — chitarrista dei Corroded Coffin e Dungeon Master per vocazione — organizza una campagna leggendaria, il “Cult of Vecna“, che nella finzione della serie fa da preludio agli eventi più oscuri di Hawkins. Il nuovo set Benvenuti all’Hellfire Club prende proprio da lì la sua ispirazione, trasformando quella campagna “perduta” in una vera esperienza giocabile. È, in pratica, un tributo tangibile a quella stagione e al suo protagonista, ma anche un ponte fra due mondi: quello del D&D originale e quello della cultura pop televisiva che lo ha riportato al centro dell’immaginario collettivo.

Dentro la scatola: contenuto e struttura del gioco

Il set Benvenuti all’Hellfire Club si presenta in una confezione curata e d’impatto, con la grafica in perfetto stile Stranger Things.

All’interno, il gioco include quattro avventure complete, pensate per 3–5 giocatori e un Dungeon Master, con una durata che può variare da una serata a più sessioni, a seconda dell’esperienza dei partecipanti.

Il materiale è quello tipico dei set introduttivi di Dungeons & Dragons, ma con un tocco tematico e con una valanga di materiale, decisamente più che in passato. La stessa cura e numero di materiali la ritroviamo nel Set introduttivo di Dungeons & Dragons: Heroes of the Borderlands di cui vi parleremo prossimamente in un altro articolo.

Tornando a noi, all’interno troviamo una Guida all’avventura che comprende tutte le regole base utili ad affrontare questo kit, schede precompilate per i personaggi ispirate ai personaggi visti nella serie TV, un set di dadi completo con anche dadi doppi, segnalini e tutto l’occorrente per cominciare subito a giocare.

Ci sono i 4 libretti di avventura, uno per personaggi di livello 1, uno per livello 2 e due per livello 3.


A completare il tutto ci sono mappe enormi per i dungeon che affronteremo durante l’avventura, due set di carte per magie e oggetti, schede dei mostri, un taccuino per tenere traccia dei combattimenti, varie pedine in cartone (comprese quelle dei personaggi), un poster dell’Hellfire Club (oltre a una foto del club) e anche il meraviglioso schermo del Dungeon Master ovviamente a tema Hellfire Club.

La struttura del gioco ricalca le meccaniche base della quinta edizione di D&D, ma in versione semplificata — un buon equilibrio tra immediatezza e fedeltà al regolamento originale. Le carte e le schede dei mostri per dire permettono di tenere traccia delle regole senza dover sfogliare continuamente i manuali, mentre le pedine e i tabelloni servono per far capire ai neofiti il funzionamento del tutto con qualcosa di tangibile.

È evidente appunto l’intento di avvicinare nuovi giocatori al mondo di Dungeons & Dragons, anche se i fan più esperti noteranno una certa linearità nelle scelte e nei combattimenti. L’obiettivo non è creare una campagna aperta o modulare, ma offrire un’avventura cinematografica, guidata e accessibile, che mantenga lo spirito delle sessioni dell’Hellfire Club senza la complessità di un manuale completo.

L’esperienza fisica e collezionistica

Aprire Benvenuti all’Hellfire Club è come sfogliare un frammento del 1986. La scatola rigida, alta e compatta, accoglie subito con una copertina illustrata che sembra uscita da un poster heavy metal dell’epoca: Eddie Munson in primo piano con la sua posa diventata “leggenda”, mentre sullo sfondo si staglia un Demodrago in fiamme e una palette di rossi e neri che richiama le copertine storiche di Dungeons & Dragons. È una confezione che profuma di nostalgia, ma con la qualità di stampa e la solidità di un prodotto moderno.

All’interno il colpo d’occhio è spettacolare: cinque manuali d’avventura dal design vintage, con copertine colorate (rosso, blu, arancio, viola, giallo) che imitano fedelmente lo stile editoriale delle vecchie edizioni TSR degli anni ’70 e ’80. Ogni libretto ha una personalità visiva distinta — tipografia, loghi e illustrazioni sembrano davvero provenire dagli scaffali di un negozio di hobby di Hawkins.

Le schede personaggio giallo ocra, rigide e perfettamente leggibili, ricalcano quelle usate dai protagonisti della serie: linee nere spesse, font da macchina da scrivere e illustrazioni dallo stile pulp. Le carte incantesimo e quelle dei mostri mantengono la stessa coerenza grafica: colori saturi, simboli semplici e immediati, nomi come “Demodragon”, “Dretch” o “Burning Hands” che evocano il tono epico e inquieto della campagna di Eddie.


Il cuore visivo del set sono le mappe di gioco, come “Oakshore Docks”, ampia e splendidamente illustrata, da stendere sul tavolo come un tappeto di carta: blu profondo per le acque del porto, toni sabbia per le banchine, cornici ornate da ratti, corde e decorazioni marittime in puro stile fantasy anni ’80.

L’avventura che sfrutta questa mappa ha chiari rimandi alla serie, con personaggi che ricalcano Robin e Steve nella gelateria del centro commerciale.

O ancora la mappa Farm Tunnels, che rimanda alla seconda stagione e al sottosopra che si fa largo nella realtà proprio da una serie di tunnel sotto un campo di zucche.


E poi c’è lo Schermo del Dungeon Master, un vero oggetto da collezione: mostra Eddie in posa teatrale, che domina una vallata infuocata con il suo Hellfire Club schierato contro il drago.

Nel complesso, Benvenuti all’Hellfire Club è un set pieno di dettagli da scoprire, un ponte perfetto fra memorabilia e gioco. Non è un’edizione limitata, ma è raro trovare uno starter kit così curato e coerente nella direzione artistica. Il prezzo, superiore rispetto al precedente set di Stranger Things (intorno ai 49 euro contro i 32 del 2022), è giustificato da materiali più spessi, illustrazioni nuove e un’impostazione complessiva più immersiva: sembra di avere tra le mani la stessa scatola che Eddie avrebbe portato al suo tavolo, pronta per un’altra notte di dadi e immaginazione.


Pur rivolgendosi a un pubblico ampio, Benvenuti all’Hellfire Club trova la sua vera dimensione fra collezionisti e fan di Stranger Things, più che nei giocatori hardcore di Dungeons & Dragons. È un kit che nasce per essere aperto, ammirato, e poi giocato con spirito leggero, come facevano i protagonisti della serie nel seminterrato di Hawkins. Per chi invece si avvicina al gioco per la prima volta, rappresenta uno dei migliori punti d’ingresso al mondo di D&D: chiaro, completo e capace di trasmettere quella sensazione di “epica casalinga” che ha reso immortali le prime campagne del gioco. Ma per quello c’è anche l’altro ottimo Starter Kit 2025 che per certi versi ha anche più contenuti di questo.

Le avventure dell’Hellfire Club

Il cuore pulsante di Benvenuti all’Hellfire Club sono le quattro avventure incluse nella scatola, concepite come una vera mini–campagna progressiva per personaggi dal livello 1 al 3.

Più che semplici scenari, sono un percorso di formazione per nuovi giocatori e Dungeon Master, un viaggio che parte da una fiaba leggera e culmina in una discesa negli inferi, nello stile più puro dell’Hellfire Club.

Si inizia con “The Vanishing Gnome”, un’avventura da livello 1 ambientata in un bosco fitto e sinistro, dove un bizzarro gnomo chiamato Flizzlebizzin è scomparso nel “Dungeon of Shadows”. È il classico primo passo nel fantasy: mostri gestibili, toni ironici e un pizzico di mistero gotico. Qui le note di Eddie, scritte a mano nei margini, incoraggiano il Master a lasciarsi andare, a improvvisare, a “non preoccuparsi di essere perfetto”. Sono consigli autentici, quasi affettuosi, rivolti a chi affronta il suo primo ruolo dietro lo schermo.

Segue “Scream of the Crop”, che porta i giocatori nelle campagne di Goldenheath, dove un contadino halfling affronta una piaga magica che divora raccolti e anime. L’atmosfera è da horror rurale: campi maledetti, spaventapasseri che si muovono da soli, e un nemico che nasce dalla corruzione della natura.

È un’avventura più cupa e strutturata, dove i giocatori cominciano a percepire il peso delle scelte morali. Anche qui le annotazioni di Eddie intervengono con ironia e buon senso, ricordando che “i giocatori devono sentirsi furbi, non puniti”.

Con “Ballad of the Rat King” si entra in territorio urbano: una serie di omicidi scuote il porto di Oakshore Docks, popolato da marinai superstiziosi e cultisti che servono un oscuro sovrano dei topi. L’ambientazione è resa vivida dalla mappa a colori e dalle illustrazioni in bianco e nero che sembrano uscite da un manuale TSR originale. L’avventura alterna indagine e combattimenti in spazi chiusi, e fa da ponte perfetto verso il gran finale.

Infine, “Devil, Metal, Die!” è il climax perfetto: un’arena infernale dove i giocatori devono competere per entrare nel leggendario Hellfire Club. Qui Eddie si fa sentire più che mai: le sue note a margine sono un mix di incoraggiamento e battute metal (“Souls for sale!”, scrive accanto a una tabella di incontri).

L’estetica si fa volutamente esagerata — fiamme, demoni, chitarre e sacrifici — ma il sottotesto resta lo stesso della serie: l’importanza della creatività e dell’amicizia come resistenza al conformismo.

Nel complesso, le quattro avventure riescono a bilanciare semplicità e atmosfera, offrendo un’esperienza completa ma accessibile, dove la guida e i commenti di Eddie Munson fungono da mentore invisibile. È come se l’intero set fosse stato scritto per dire: “Benvenuto al tavolo, tira l’iniziativa e non aver paura di sbagliare.”

Pregi e difetti di un kit meraviglioso

Benvenuti all’Hellfire Club è uno dei migliori esempi recenti di come un brand televisivo possa incontrare il gioco di ruolo senza snaturarlo. Il valore produttivo è altissimo: materiali eccellenti, illustrazioni coerenti con l’estetica di Stranger Things e un packaging che sa di collezione più che di semplice starter set. Le note di Eddie Munson sono il vero colpo di genio: ironiche, motivanti, didattiche — rendono l’esperienza accogliente anche per chi non ha mai tirato un dado a venti facce.

Certo, non è un kit privo di limiti. Le regole restano semplificate, quindi i veterani di D&D potrebbero trovarlo poco profondo. E la mancanza della traduzione in italiano pesa: per un prodotto che nasce anche come porta d’ingresso, l’inglese obbligatorio può frenare molti potenziali giocatori.

Resta però un oggetto affascinante, a metà tra gioco e memorabilia, capace di evocare lo spirito dell’Hellfire Club meglio di qualunque replica o gadget. Un invito a sedersi al tavolo, accendere una candela, e scoprire che l’avventura — ancora una volta — comincia con un tiro di dado.


Il sample per questo articolo è stato fornito da Wizards of the Coast, che non ha avuto un’anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario. Potete leggere maggiori informazioni su come testiamo e recensiamo dispositivi e prodotti su SmartWorld a questo link.

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