Due focolai del Vaiolo delle scimmie in FVG, 7 persone contagiate
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GUARDA IL SERVIZIO VIDEO. Sette persone in Friuli Venezia Giulia sono risultate positive al virus del vaiolo delle scimmie, infezione virale che si diffonde prevalentemente dalle persone infette tramite contatti stretti, secrezioni e fluidi corporei. I sintomi iniziali sono spesso simili a quelli influenzali, ma successivamente, compare un’eruzione cutanea che si manifesta con macchie rosse che si evolvono in pustole.
Sei persone sono state ricoverate nella clinica di malattie infettive dell’ospedale di Udine, mentre una settima è in isolamento fiduciario. Le condizioni di tutti i pazienti non destano preoccupazione e sono sotto costante osservazione. Dei sette contagi riscontrati, sono stati identificati due focolai distinti non correlati tra loro, tutti sotto controllo. Nel primo focolaio l’infezione ha coinvolto una famiglia di cinque persone, ricoverata da metà agosto. In questo caso il virus proverrebbe dall’Africa. Il secondo focolaio, emerso a fine agosto con un contagio importato da un Paese europeo, riguarda soggetti residenti a Udine.
Secondo quanto spiegato dal Direttore generale di AsuFC, Denis Caporale, sono state condotte accurate indagini epidemiologiche dal Dipartimento di Prevenzione di Udine, per ricostruire tutti i possibili contatti ad alto o a basso rischio avuti con le persone infette. Dopo aver messo in isolamento fiduciario16 persone, tutte sono risultate stare bene, con i tamponi faringei risultati sempre negativi.
Come sottolineato dal direttore della Clinica Malattie Infettive Carlo Tascini, il virus mpox sta emergendo perché sta esaurendo l’immunità data dell’ultima campagna vaccinale contro il vaiolo, effettuata in Italia sui bambini nati nel 1975. Dopo l’eradicazione della malattia, il vaiolo è ricomparso in questa forma molto simile passando dalle scimmie all’uomo. Due i sottotipi del virus: uno più virulento sui bambini, il secondo più pericoloso per gli immunodepressi. Proprio per questo, spiega Tascini, è consigliata la vaccinazione per le persone con comportamenti a rischio. Il vaccino è inoltre utilizzato come strumento per ridurre i rischi di infezione dopo un contatto a rischio.
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