Droni, influencer e la disparità di trattamento dei fotografi locali: “Sono soggetti a norme severe, Alto Adige invaso da amatori” – Bolzano
BOLZANO. Le restrizioni relative all’autorizzazione per le riprese e le foto con i droni in aree naturali protette sono state al centro di un incontro tra i rappresentanti di fotografi e videomaker delle associazioni lvh.apa Confartigianato Imprese e hds Unione commercio turismo servizi Alto Adige e l’assessore provinciale all’ambiente, Peter Brunner.
I rappresentanti delle associazioni hanno chiarito, riferisce una nota, che “sempre più frequentemente c’è una disparità di trattamento tra i fotografi locali e gli influencer internazionali. Mentre questi ultimi spesso eseguono riprese con i droni senza autorizzazione, i fotografi locali sono soggetti a norme severe”.
“Il nostro obiettivo è garantire un accesso equo alle zone naturali protette per i videomaker e i fotografi locali – sottolineano Ivan Bortondello, membro della Consulta di mestiere di fotografi e videomaker di lvh.apa e Markus Frings, presidente del Gruppo specialistico di hds Unione – Siamo consapevoli della nostra responsabilità nel preservare la natura unica dell’Alto Adige e cerchiamo di trovare un equilibrio tra la conservazione della natura e le esigenze del settore fotografico e cinematografico locale. Ma non siamo certo noi il motivo per cui alcune bellezze naturali del nostro Paese sono invase da turisti e da fotografi e cineasti amatoriali”. Nel colloquio con l’assessore Brunner, riferisce ancora la nota, “si è convenuto di rivedere congiuntamente i regolamenti, in particolare per quanto riguarda la tempestività delle richieste di autorizzazioni per riprese e fotografie da parte di fotografi e videomaker e la loro rapida elaborazione da parte delle autorità provinciali”.