«Dovevi fare la maturità, siamo increduli»
ANCONA – Tragedia ieri sera a San Costanzo, in provincia di Pesaro e Urbino, dove ha perso la vita un ragazzo di 18 anni. Gianmarco Bruscia ha accusato un malore fatale mentre si trovava in casa. Per lui, nonostante i soccorsi tempestivi, non c’è stato nulla da fare. Frequentava l’ultimo anno dell’Iss Volterra Elia di Ancona. Tra tre mesi avrebbe dovuto affrontare la Maturità. La scuola ha ricordato lo studente in una lettera intrisa di commozione e dolore.
La lettera
Di seguito, la lettera della scuola in versione integrale: “Avrebbe compiuto diciannove anni a giugno Gianmarco, proprio durante gli esami di Maturità, che avrebbe affrontato con l’ansia di ogni adolescente alle prese con quello che è considerato un rito di passaggio, la fine di un ciclo di vita, oltreché di istruzione. Avrebbe certamente sostenuto un colloquio brillante, grazie al suo modo di esprimersi pacato, puntuale e conciso. Ma tutto questo rimarrà purtroppo incompiuto: Gianmarco ci ha lasciati ieri, all’improvviso, strappato alla vita da un malore, con la medesima riservatezza e immediatezza con cui viveva la sua quotidianità. In questo momento, noi siamo costernati per la sua giovane vita spezzata nel fiore degli anni, addolorati per la perdita imprevedibile e repentina di questo ragazzo perbene, maturo, responsabile, spiritoso, educato.
La lista dei suoi pregi è lunga e riempie il cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo. Stamattina, quando abbiamo ricevuto la triste notizia, il nostro cuore si è spezzato. Ancora increduli, cerchiamo di raccogliere i ricordi dei tanti momenti vissuti insieme durante questi cinque anni trascorsi tra i banchi, nell’ordinario fluire delle giornate scandite dalla campanella, intrise di sogni e progetti futuri e soprattutto di crescita. Proprio in queste settimane, in classe, stavamo parlando di orientamento e del capolavoro che ogni studente del triennio deve ultimare: chissà Gianmarco cosa avrebbe considerato il suo capolavoro in quest’ultimo anno scolastico e chissà cosa avrebbe deciso di fare dopo l’estate. Quello che è certo è che, sebbene la sua vita sia stata stroncata troppo presto, lui rimarrà per sempre giovane e vivo nel nostro ricordo affettuoso, perché, come scriveva il poeta, «celeste è questa corrispondenza d’amorosi sensi». Ciao Gianmarco, ci mancherai”.