Umbria

«Dove sono i soldi che ti danno gli altri uomini?». Tenta di strozzare la fidanzata a Perugia


di Enzo Beretta

La Procura della Repubblica di Perugia vuole processare un 38enne di Assisi, imputato per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni nei confronti della fidanzata, oltre che di stalking al vicino di casa al quale, tra le altre cose, ha lanciato un vaso di terracotta che lo ha fatto finire in ospedale insieme al figlio. I fatti, avvenuti nell’ottobre 2024, sono ricostruiti nella richiesta di rinvio a giudizio.

Tenta di strozzare la fidanzata «Durante una discussione con la compagna per futili motivi di gelosia e col pretesto che la donna nascondesse del denaro ricevuto da uomini – si legge nelle carte – l’aggrediva con schiaffi al volto, strette al collo fino a farle mancare il respiro, pugni al capo e calci ai fianchi, dopo averla fatta rovinare a terra». Il referto del pronto soccorso racconta di un «edema da tentativo da strozzamento» da 10 giorni di prognosi. La parte civile, assistita dall’avvocato Saschia Soli, viene ritenuta dal pm Mara Pucci vittima di «continue manifestazioni di violenza fisica e psicologica mediante ingiurie, recriminazioni, percosse, strattonamenti e minacce di un male ingiusto». 

Pm: un rapporto impossibileLa Procura sostiene che quei maltrattamenti avessero reso «intollerabile la prosecuzione della convivenza familiare». L’uomo, difeso dall’avvocato Gianfranco Giubilei, che «da circa un anno, con abitualità, assumeva atteggiamenti prevaricatori, denigratori, aggressivi e possessivi», nella ricostruzione accusatoria avrebbe avuto anche la «pretesa di controllare il tipo di abbigliamento e i movimenti» della donna, oggetto di «ricorrenti illazioni riguardanti rapporti con altri uomini». L’imputato le «recriminava insincerità e la colpevolizzava sull’essere la causa delle sue sofferenze». Come abbiamo visto non sono mancate «violenze fisiche». Tra le varie contestazioni mosse all’imputato anche quella di aver violato il divieto di avvicinamento nei confronti della, ormai ex, fidanzata.

Al vicino di casa: ‘Sei un mafioso’Liti anche con il vicino di casa contro il quale ha «impugnato due coltelli». «Napoletano di m…, mafioso, sei uno schifoso, vieni qua se hai i c…, ti ammazzo, ti sventro, ti taglio la testa», sono solo alcune frasi riportate nell’atto giudiziario gridate all’uomo contro il quale è stata «brandita una sega». Nell’estate 2024 gli ha perfino «lanciato dei vasi di terracotta» che hanno colpito sia lui che il figlio (entrambi medicati al pronto soccorso con prognosi di 20 e 19 giorni). «Non mi devi guardare altrimenti ti ammazzo – diceva all’uomo, persona offesa assistita dall’avvocato Domenico Esposito del Foro di Verona –  ti massacro, te l’ho già detto che se t’incontro ti picchio, a voglia quanto ti meno, fino a farti diventare invalido, sulla sedia a rotelle devi stare, adesso ti faccio vedere…». E ancora: «Ti brucio la casa, ti brucio vivo, giuro su Dio che ti gonfio, ti lascio all’ospedale, ti lascio invalido tutta la vita, ti faccio la pipì sulla tomba». 

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