dove apriranno i primi fast food?
Wendy’s approda in Italia grazie a un accordo di franchising in esclusiva con You Food. Il futuro prevede 170 punti vendita: ma dove apriranno i primi?

Centosettanta bandierine, da distribuire più o meno per tutto lo Stivale. Wendy’s, colosso a stelle e strisce, arriva in Italia grazie a un accordo di franchising in esclusiva con la società Your Food. Ma dove saranno tagliati i primi nastri?
Le mappe indicano Milano, stando a quanto riportato dai colleghi de IlSole24Ore; mentre l’orologio promette l’inizio del prossimo anno (anche se la data precisa non è ancora stata comunicata, di fatto). Saranno due, più precisamente, i debutti meneghini; a cui farà seguito una più generale espansione lungo la Penisola. E dunque: che si mangia da Wendy’s? E che sappiamo su Your Food?
Che cos’è Wendy’s? E Your Food?
Roccaforte a stelle e strisce del pasto a buon mercato. O più precisamente: terzo marchio di hamburger al mondo dopo McDonald’s e Burger King, formando così una sorta di Trinità del fast food. La formula, in altre parole, è quella già ben nota e di recente addirittura premiata – nel caso degli archi dorati – per l’impegno “a sostegno della produzione italiana”: Cibo servito in maniera rapida, in formato conveniente, a prezzo economico. Fast food, per l’appunto.
Largo a qualche numero. Wendy’s è stata fondata nel 1969, vanta 7 mila punti vendita sparsi per il globo terracqueo e un fatturato complessivo di 14,5 miliardi di dollari. Your Food – la società che gestirà il franchising, dicevamo – è invece nata nel 2025 dall’unione del Gruppo Resca, Gruppo BGenera facente capo alla famiglia Buglisi, Gruppo Venus facente capo a Stefano Core e First Capital facente capo alla famiglia Ciacciofera. Si tratta, come riporta il Sole, di una “società creata ad hoc per la gestione in esclusiva del franchising in Italia”.
C’è spazio per le ambizioni, come potrete immaginare. L’obiettivo dichiarato è quello di “di far diventare Wendy’s leader di mercato in Italia”, con Your Food che si dice pronta “a contribuire in modo significativo al futuro della ristorazione veloce nel Paese”. Settore, quest’ultimo, che “sta vivendo una fase di espansione sostenuta, spinta dalla crescente domanda di qualità, rapidità nel servizio e prezzi accessibili”. Insomma, piatto ricco.
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