dopo mesi di attesa, il progetto riparte
Sembrava destinata a deragliare prima ancora di partire, e invece la nuova tranvia Termini–Tor Vergata ha ricevuto il via libera finale.
Dopo mesi di incertezza, pareri discordanti e un clamoroso rischio di stop arrivato proprio dall’Università Tor Vergata, il progetto ha superato l’ultimo scoglio.
Il 30 luglio la Regione Lazio ha espresso parere favorevole, spianando la strada alla chiusura della conferenza dei servizi il 6 agosto.
Un sì atteso e necessario, che salva un’opera da 231 milioni di euro finanziata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
La futura linea G, lunga 13,3 chilometri e con ben 25 fermate, collegherà la stazione Termini con il cuore del secondo ateneo romano, attraversando i municipi I, VI e VII.
Alla base c’è la riconversione dell’attuale ferrovia concessa Roma–Pantano, nel tratto compreso tra Laziali e Giardinetti, ormai dismessa da anni.
Il nodo Tor Vergata e la soluzione che ha salvato tutto
Lo scoglio principale era arrivato a novembre 2024, quando l’Università Tor Vergata aveva bocciato il progetto per motivi di sicurezza: il passaggio a raso dei tram su via della Sorbona, a ridosso del campus, era stato giudicato pericoloso. Il rischio? Far saltare tutto.
La soluzione è arrivata con l’introduzione del viadotto Sorbona, un ponte lungo 275 metri che consentirà ai tram di superare in quota la via, discendendo poi verso via Columbia. Una variante da 17 milioni di euro, ma indispensabile per ottenere il via libera dell’ateneo e rimettere il progetto sui binari giusti.
I prossimi passi: gara nel 2025, cantieri dal 2026
“Con la chiusura della conferenza dei servizi, avremo il nulla osta definitivo”, ha spiegato l’assessore alla Mobilità di Roma, Eugenio Patanè, in un video sul suo canale YouTube. “La gara per l’affidamento partirà entro la fine del 2025 e i lavori cominceranno nei primi mesi del 2026, subito dopo l’aggiudicazione.”
La realizzazione dell’opera comporterà anche lo smantellamento della vecchia infrastruttura della Roma–Centocelle, la cui ultima corsa era originariamente prevista per giugno 2025.
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