Dopo l’amore su Facebook le sottrae 30mila euro, a processo per circonvenzione d’incapace

E’ accusato di aver approfittato di una ragazza con gravi disturbi della personalità e, con la scusa di allacciare con lei una relazione, le avrebbe sottratto quasi 30mila euro oltre a impossessarsi della vettura di lei. L’uomo, un 43enne difeso dall’avvocato Ilenia Campana, nella giornata di mercoledì è stato rinviato a giudizio dal gip del Tribunale di Rimini Vinicio Cantarini e, nei suoi confronti, il prossimo 19 febbraio si aprirà il processo con le accuse di circonvenzione d’incapace, appropriazione indebita, indebito utilizzo di carte di credito, lesioni personali e minacce il tutto aggravato dall’aver agito contro una persona legata da una relazione affettiva.
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Secondo quanto ricostruito la vittima, una 43enne che nel procedimento penale si è costituita parte civile con l’avvocato Alessandro Sarti, aveva conosciuto l’uomo su Facebook alla fine del 2022. Tra una chattata e l’altra sarebbe scoppiato l’amore che, dal mondo virtuale, era passato a quello reale anche se la donna era affetta da un disturbo bipolare e un disturbo dipendente della personalità che porta a comportamenti di sottomissione e attaccamento. Per l’accusa sarebbero stati proprio questi problemi psichiatrici a indurre il 43enne ad approfittare della vittima che, fin da subito, era stata subissata di richieste di denaro da parte dell’uomo che continuava a chiedere soldi presentandoli come prestiti, sollecitando regali e inventando varie scuse.
Come poi denunciato dalla donna, dopo nemmeno un mese dall’inizio della relazione sarebbe stata indotta a versare 3800 euro. A distanza di pochi giorni, nel febbraio del 2023, l’uomo era riuscito a farsi consegnare sia l’auto di lei che il bancomat e con quest’ultimo avrebbe iniziato a fare delle operazioni sul conto corrente della vittima. In particolare erano stati disposti due bonifici, per un totale di 17mila euro, prelievi vari per complessivi 4900 euro e pagamenti per altri 2382 euro per un importo complessivo di 24282 euro.
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La vittima si era accorta quasi subito degli ammanchi e, oltre a presentare una denuncia ai carabinieri, aveva chiesto conto all’uomo di dove erano finiti i soldi ma questi, durante un incontro, l’aveva aggredita fisicamente con una serie di schiaffi per poi minacciarla di mandarla all’ospedale. A causa delle percosse ricevute, la 43enne era stata poi costretta a ricorrere alle cure del pronto soccorso da dove era stata poi dimessa con una prognosi di 12 giorni. Nonostante questo, l’uomo avrebbe continuato a darsi alle spese pazze con il bancomat di lei tanto che, tra maggio e giugno del 2023, erano spuntate nuove transazioni sul conto corrente per un importo totale di 2420 euro.
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