Dopo i teatri Filarmonici e Ventidio Basso (Ascoli), diventano monumenti nazionali anche il Serpente Aureo di Offida e il Mercantini di Ripatransone
LEGGE approvata dalla Camera, in attesa del “sì” del Senato, dopo l’emendamento a prima firma dell’onorevole Giorgia Latini (Lega) vice presidente della commissione Cultura. Tra i sessanta delle Marche quattro sono nel Piceno
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Approvato alla Camera il testo unico “Dichiarazione di monumento nazionale di teatri italiani” che comprende l’emendamento della maggioranza, a prima firma di Giorgia Latini (Lega), vice presidente della commissione Cultura, per ampliare il novero dei teatri scelti per la loro rilevanza storica e in quanto simboli di riferimento per la comunità nazionale.
I requisiti erano l’edificazione risalente ad almeno cento anni, almeno uno tra indubbia qualità storico-architettonica e programmazione rivolta esclusivamente ad attività di spettacolo dal vivo con il concorso finanziario dello Stato.
Dopo il Filarmonici di Ascoli e la recente new entry del Ventidio Basso, ecco ora il riconoscimento anche per il Serpente Aureo di Offida e il Mercantini di Ripatransone. Ad avvalersi del prestigioso riconoscimento nelle Marche i teatri sono sessanta e questo va a rafforzare la candidatura Unesco dei “Teatri storici delle Marche”.
In Italia quelli dichiarati monumento nazionale sono 408. Dei 60 nelle Marche, quattro nella provincia di Ascoli. Gli altri sono nelle province di Pesaro Urbino (13), Ancona (14), Macerata (23) e Fermo (9).
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