«Dopo di Noi», il nuovo Playmobil col volto di Nico Acampora sostiene i progetti di autonomia per i ragazzi con autismo
Un Playmobil con il volto di Nico Acampora, fondatore di PizzAut, insieme al PizzAutobus, al pizzaiolo e alla cameriera. Ma non è solo un gioco. È un progetto che ha un obiettivo concreto: aiutare i ragazzi con autismo a crescere in autonomia, imparare a vivere indipendenti e sentirsi parte della società, seguendo lo spirito della legge sul «Dopo di Noi».
Come funziona? Per ogni giocattolo venduto, Toys Center devolve una quota alla Fondazione PizzAut, che la utilizza per finanziare CasAUTentica, il progetto dedicato a percorsi di autonomia per ragazzi con autismo.
Il progetto CasAUTentica vuole creare spazi in cui i ragazzi con autismo possono imparare a svolgere attività quotidiane in autonomia: nei ristoranti già aperti, quelli di Cassina de’ Pecchi e Monza, i ragazzi imparano a gestire una cucina, prendere ordini e sperimentare la vita indipendente in un contesto sicuro e guidato. Così, passo dopo passo, acquisiscono abilità pratiche e fiducia in sé stessi, strumenti fondamentali per affrontare il futuro senza il sostegno diretto dei genitori.
«CasAUTentica nasce dal desiderio di offrire alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi uno spazio in cui possano essere autonomi, anche se non accompagnati dai loro genitori», spiega Nico Acampora. «CasAUTentica è un luogo dove possano sperimentare la libertà e l’indipendenza».
La Legge 112/16, quella sul «Dopo di Noi», nasce per garantire misure di assistenza, cura e protezione alle persone con disabilità grave prive di sostegno familiare o in previsione della sua perdita. La norma promuove soluzioni abitative innovative e percorsi di vita indipendente, ma la sua applicazione concreta presenta ancora tante criticità. Basti pensare alla vicenda del signor Giuseppe, sfrattato a 91 anni insieme al figlio con disabilità, storia riportata nei giorni scorsi dal Corriere della Sera. «La legge sul Dopo di Noi», spiega Vincenzo Falabella, presidente della Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie, è nata per rispondere alla paura di migliaia di famiglie italiane: cosa sarà dei nostri cari con disabilità grave quando non potremo più assisterli? A distanza dunque di nove anni dall’entrata in vigore di tale norma, pur riconoscendone il valore, dobbiamo denunciare una frattura significativa tra il principio di diritto e la sua effettiva applicazione sul territorio. La storia del signor Giuseppe e di suo figlio ci ricorda che siamo ancora lontani dalla piena attuazione della legge. Dobbiamo quindi continuare a lavorare per questo obiettivo che è un dovere istituzionale e una promessa di civiltà».
In questo quadro, l’iniziativa del Playmobil è un mezzo concreto per finanziare percorsi di autonomia e inclusione. «Ogni acquisto», ribadisce Acampora, «è un gesto che trasforma il gioco in opportunità, autonomia e speranza».
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