Dopo di noi, assegnati 72 milioni per le persone con disabilità grave senza sostegno familiare
Crescono le risorse dedicate agli enti del Terzo settore (Ets), anche in un’ottica di finanziamento alle Pmi. Complice l’elevato numero di domande di accesso al Fondo per il finanziamento di attività di interesse generale, svolte o promosse da realtà iscritte al Registro unico nazionale del Terzo settore (Runts), il Governo ha deciso di incrementarne le risorse per l’anno in corso. Il decreto Economia (Dl 95/2025) ha previsto, infatti, un aumento di 10 milioni per il 2025 del Fondo, la cui dotazione passa da 36,10 milioni a 46,10 milioni (comma 5, articolo 5). Incrementate pure le risorse stanziate per le attività di controllo sugli Ets, svolte dalle reti associative nazionali e dai centri di servizio per il volontariato: si tratta di 1,2 milioni in più all’anno per il triennio 2026-2028 (articolo 5, comma 6).
Anche il Fondo di garanzia per le Pmi, nella sezione speciale dedicata agli enti del Terzo settore, subisce un intervento migliorativo: a questa agevolazione, la cui disciplina operativa è stabilita dalla legge 191/2023, il Dl Economia destina 10 milioni per sostenerne l’operatività (articolo 5, comma 7). La garanzia del Fondo – va ricordato – viene concessa nei limiti del 5% della dotazione finanziaria annua del Fondo stesso. Possono accedervi Ets iscritti al Runts ed enti religiosi civilmente riconosciuti.
Ulteriori risorse per le iniziative degli Ets sono state messe a disposizione dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, con lo schema d’atto d’indirizzo del 7 agosto (e ora al vaglio degli organi di controllo), valido per il triennio 2025-2027. Il finanziamento consiste in poco più di 141 milioni che saranno ripartiti in base a obiettivi generali, aree prioritarie di intervento e Regioni.
Il provvedimento, previsto dagli articoli 72 e 73 del Codice del Terzo Settore (Dlgs 117/2017), è stato adottato tramite intesa Conferenza Stato-Regioni e si pone l’obiettivo di promuovere, attraverso il Fondo per il finanziamento di progetti e di attività di interesse generale nel Terzo settore, l’autonoma crescita degli Ets in termini sia di capacità auto-organizzativa sia di capacità di incrementare le proprie attività statutarie di interesse generale così da rispondere meglio alle esigenze del contesto.
Il Fondo Dopo di noi
Ieri, infine, la ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha dato uno slancio positivo alla “controparte economica” della legge Dopo di noi, firmando il decreto per la distribuzione delle risorse del Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare (commi 1 e 2, articolo 3, legge 1/2016). Il provvedimento dispone la ripartizione tra le Regioni di oltre 72 milioni per il 2024 e tiene conto della raccomandazione della Corte dei Conti di rivedere l’assegnazione (delibera 55/2022G). I nuovi criteri, in via sperimentale per gli anni 2024, 2025 e 2026, assegnano l’80% delle risorse disponibili sulla base dei criteri già individuati dal decreto interministeriale 23 novembre 2016 e il restante 20% in base alla quota di persone tra i 18 e i 64 anni con disabilità grave che vivono in famiglia come figli, da sole o che sono istituzionalizzate, stimate sui dati più aggiornati di Istat e Inps.
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