Toscana

Dopo Capello, ecco Ravasio. Per Troise c’è un attacco tutto nuovo da assemblare


Fuori Gaddini Gucci, due che fin dall’inizio erano considerati semplici alternative, dentro Capello Ravasio, entrambi prelevati dalla serie B e arrivati qua per fare i titolari. Al di là delle frasi fatte e delle scelte che spettano all’allenatore, in attacco le gerarchie sono cambiate: per tesserare i due giocatori, sotto contratto con i rispettivi club, l’Arezzo si è sobbarcato operazioni onerose e li ha vincolati fino al 2027 (come Gilli, l’altro arrivo di gennaio). E’ vero che poi contano le prestazioni ma è difficile pensare che non vengano impiegati in proporzione al loro valore e all’investimento del club, che per garantire questa campagna trasferimenti ha integrato la fideiussione a copertura del monte ingaggi.

Se di Capello sono state già sviscerate le caratteristiche da finto nove, o centravanti di manovra che dir si voglia, l’identikit di Ravasio corrisponde a quello della prima punta classica, il riferimento in attacco, l’uomo d’area che non è un mostro di tecnica ma che porta alla squadra fisicità, centimetri, abilità nel gioco aereo. Il suo curriculum parla chiaro: può giocare da terminale nel 433 oppure essere impiegato con un’altra punta a sostegno, più mobile di lui per integrarne le caratteristiche. Ravasio sa anche fare reparto da solo e battagliare come finalizzatore nel 4231. A parte la passata stagione a Sorrento (12 gol), non è riuscito a trovare il gol con continuità né all’Albinoleffe né alla Lucchese. I numeri qualcosa contano, anche se l’elenco di attaccanti che sono sbocciati o che si sono rilanciati ad Arezzo è nutrito. Vedremo.

Vedremo anche se Ravasio convincerà Troise a riporre nel cassetto il modulo senza prime punte di ruolo. Forse non succederà domenica, visto che l’ex Cittadella ha giocato l’ultima da titolare il 5 ottobre, poi solo subentri per lui per un totale di 231 minuti in quasi quattro mesi. Fisicamente sta bene, atleticamente dovrà essere rimesso in sesto e ritrovare il ritmo gara. Più probabile che a Gubbio vada in scena la prima dall’inizio di Capello, anche se i punti interrogativi abbondano. Il rilancio di Ogunseye è ancora un obiettivo da perseguire? Perché poi da qui possono dipendere, a catena, altri incastri che riguardano Pattarello, Tavernelli, Guccione e i centrocampisti.

Idem dicasi per il reparto difensivo, dove c’è la solita abbondanza di centrali con Chiosa, Gigli e Gilli in ballottaggio per due maglie o forse no. Il Gubbio di Fontana è annunciato con il 3421 e non sarebbe una sorpresa vedere l’Arezzo schierato a specchio, un po’ come successe contro la Vis Pesaro un mese fa. Di sicuro c’è che la trasferta umbra si preannuncia molto delicata per tutto ciò che è successo da lunedì in poi, mentre il mercato vive gli ultimi giorni, i più frenetici. Dati alla mano, l’Arezzo ha ceduto tre giocatori messi ai margini (Del Fabro, Gaddini, Gucci), uno mai utilizzato (Masetti) e uno fuori lista (Zona), mentre ha inserito tre profili di livello. E probabilmente non è ancora finita.


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