Società

Dopo 40 anni riappare a Signa il libro perduto: la straordinaria vicenda del volume sulla storia di Firenze simbolo di memoria collettiva e senso civico ritrovato

Un ritorno che scalda il cuore di chi crede nel valore condiviso della cultura e che, come ricorda il sindaco di Signa, Giampiero Fossi, rappresenta “un grande messaggio di responsabilità civica”.

Il volume, il quarto della nota serie sulla storia della città, è stato riconsegnato da un parente di chi lo prese in prestito agli inizi degli anni ’80. All’epoca, la biblioteca fu chiusa improvvisamente per fare spazio al presidio socio-sanitario dell’Asl, lasciando disorientati gli utenti: “Non fu una negligenza – chiarisce Fossi – la persona non sapeva a chi riconsegnare il testo.” La biblioteca avrebbe riaperto solo nel 1994 e, nel frattempo, il volume era diventato una rarità agognata: “Anche io – racconta il sindaco – lo cercai per la mia tesi universitaria nei primi anni ’90, ma non lo trovai. Dovetti rivolgermi altrove, al Gabinetto Vieusseux.”

La storia si è conclusa felicemente nel 2025: quando un parente del vecchio lettore ha riportato il testo, ancora con il timbro della biblioteca originale, raccontando la vicenda. “È stato un gesto di rispetto verso tutta la comunità e il patrimonio culturale – sottolinea Fossi –. Un grazie sincero a chi ha permesso questo ritorno: è un messaggio che parla di senso civico e valore collettivo.”

Il ritorno di questo libro non è soltanto la restituzione di un volume prezioso, ma anche un’occasione per riflettere sull’importanza della cultura come bene comune, sul senso di appartenenza a una comunità e sul valore delle piccole azioni quotidiane, capaci di rinsaldare il legame tra cittadini e istituzioni. Dopo quarant’anni, la “Storia di Firenze” torna a disposizione del pubblico, pronta, ancora una volta, a raccontare le sue storie e a ispirare nuovi lettori.


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