Società

Dop e Igp, oltre 40 prodotti del Made in Italy nelle lounge Ita Airways di Roma e Milano

Un “viaggio nelle eccellenze” alimentari italiane in grado di offrire un “assaggio d’Italia”. È quanto si propone l’accordo tra Ita Airways, Origin Italia (l’associazione dei consorzi di tutela dei prodotti Dop e Igp) e Fondazione Qualivita con la regia del ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare che porterà 40 consorzi di tutela a far conoscere le proprie produzioni nelle lounge degli aeroporti (di Roma e di Milano). Il progetto inizialmente pensato con una durata di un mese con ogni probabilità verrà prorogato.

«Si tratta di un’idea nata discutendo con il ministro Lollobrigida – ha detto il presidente di Ita Airways, Sandro Pappalardo -. Un progetto perfettamente coerente con la nostra mission. Ita fin dalla sua nascita si è proposta di essere ambasciatrice dell’Italia nel mondo. E forse, tra le nostre lounge e i nostri aerei siamo la prima vetrina del Paese per i turisti che arrivano in Italia. Per migliorare il nostro posizionamento vogliamo affiancarci alle eccellenze italiane da quelle sportive a quelle culturali a quelle enogastronomiche. Il progetto è partito lo scorso 3 novembre e finora abbiamo avuto feedback molto positivi e speriamo si possa prorogare anche nel 2026».

«I prodotti Dop e Igp rappresentano le punte d’eccellenza del made in Italy agroalimentare – ha aggiunto il presidente di Origin Italia, Cesare Baldrighi – Un paniere che rappresenta un fatturato di oltre 20 miliardi di euro. Ma il loro valore va al di là del fatturato perché i nostri prodotti Dop e Igp rappresentano i nostri territori e spesso garantiscono lavoro e reddito anche in territori spesso marginali”.

«Consideriamo l’intesa tra Origin e Ita molto importante – ha aggiunto il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida -. Le lounge degli aeroporti non sono più solo sale d’attesa ma aree nelle quali possiamo comunicare quello che siamo e creare valore aggiunto. E – soprattutto – comunicare il nostro modello Dop. Un modello che non è protezionistico, come qualcuno vuole far credere, ma un modello che invece va protetto. Un modello produttivo che significa qualità ma anche rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori. E che va raccontato per spiegare ai consumatori cosa c’è dietro i nostri prodotti. Un sistema che proprio in virtù di queste molteplici valenze non reggerebbe a una competizione di solo prezzo. Una sfida, quella della qualità, che l’Italia sta vincendo perché chi ha assaggiato i nostri prodotti poi non ci rinuncia. Neanche in presenza dei dazi».

«La legge contro i reati agroalimentari è in dirittura d’arrivo – ha aggiunto il ministro -. Si tratta di un provvedimento che il settore aspetta da anni, forse da decenni. Una legge che prevede una revisione delle sanzioni che non devono semplicemente perseguire i reati ma soprattutto scoraggiare e rendere sempre più difficile copiare i nostri prodotti. Sarà una legge con regole che saranno importanti in chiave deterrenza. A giorni sarà all’esame del Senato per poi tornare alla Camera per il via libera definitivo che auspico entro l’anno».


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