Donazione di midollo osseo, la Regione Lazio lancia nuovi poli di reclutamento a Roma
Questa mattina, nel Salone del Commendatore di Borgo Santo Spirito, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha presentato i nuovi centri di reclutamento per la donazione di midollo osseo, attivi all’interno di tre ospedali romani: San Filippo Neri, Santo Spirito e Sant’Andrea.
All’incontro erano presenti dirigenti ospedalieri, rappresentanti della ASL Roma 1, dell’Associazione Donatori di Midollo Osseo (ADMO Lazio) e testimonial impegnati nella sensibilizzazione della cittadinanza.
L’iniziativa, nata da una convenzione stipulata ad agosto 2025, punta a reclutare nuovi donatori e ampliare l’accesso alla donazione sul territorio capitolino.
Ogni centro ha il compito di selezionare i volontari, inserirli nel registro dei donatori e gestire i prelievi di sangue necessari alla tipizzazione genetica HLA, fondamentale per individuare la compatibilità con i pazienti che necessitano di un trapianto di cellule staminali ematopoietiche.
“Donare il midollo osseo è un gesto che può salvare vite – ha spiegato Rocca – e offrire una speranza concreta a chi, a cominciare dai bambini, combatte contro leucemie, linfomi, mieloma e talassemia. Più donatori significa più possibilità di salvare vite”.
I nuovi poli permettono ai cittadini di Roma di accedere più facilmente alla registrazione come donatori. Possono partecipare persone tra i 18 e i 35 anni, in buona salute e senza patologie rilevanti.
Dopo la registrazione e il colloquio medico, viene effettuato un prelievo ematico che consente di inserire i dati nel Registro Italiano Donatori Midollo Osseo (IBMDR). I dati rimangono disponibili fino ai 55 anni, aumentando le possibilità di compatibilità con pazienti in attesa.
Da agosto 2025, grazie all’impegno dei nuovi centri, sono stati arruolati 26 nuovi donatori: 18 al San Filippo Neri e 8 al Santo Spirito, tra uomini e donne pronti a trasformare la loro generosità in una concreta speranza di vita per chi ne ha bisogno.
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