Domenica di voto per il Consorzio di Bonifica: la diga Abba Lughente tra i nodi strategici
NUORO 17 luglio – Ieri mattina, nella sede di via Santa Barbara, sono stati forniti dati e cifre sul mandato che va a chiudersi. Illustrati dal presidente Ambrogio Guiso, insieme ai consiglieri Lucio Carta e Michele Ena. Con loro il direttore Sebastiano Bussalai.
IL BILANCIO D’ESERCIZIO – Il bilancio d’esercizio 2024 ammonta a 122 milioni di euro: vi si comprendono interventi per nuove opere e manutenzione straordinaria. Oltre alla gestione dell’attività ordinaria dell’ente, che ha giurisdizione dalla Bassa Gallura sino al territorio di Sedilo, per ricomprendervi le due Baronie, il Nuorese e la Media Valle del Tirso.

Un momento della conferenza stampa del Consorzio di Bonifica (f. F. Pirisi)
LE PAROLE DEL PRESIDENTE USCENTE – «Un bilancio sano anche sotto l’aspetto finanziario – ha detto Guiso – che si chiude con 460mila euro di utile. Fatto per nulla consueto, considerato che tutti i consorzi chiudono in pareggio, ma con alcune acrobazie contabili». Tra gli impegni maggiori quello di far fronte alla siccità dell’anno scorso, in particolare nell’Alta Baronia: «Nel mese di giugno avevamo appena 6 milioni metri cubi – ha proseguito Guiso – e si è deciso di lasciarli all’idropotabile e al turismo. Mentre nelle aziende agricole si è ovviato attraverso il servizio con le autobotti».
OPERE REALIZZATE – La diga di “Maccheronis”, in territorio di Torpè, è stata messa in sicurezza e sono state realizzate le paratie con un’intervento da18 milioni, finanziati dalla Regione. Sempre a “Maccheronis” è previsto il sopralzo, ma in questo caso la gestione è di Enas. Il Consorzio ha appaltato i lavori per la costruzione della diga di “Cumbidanovu”, in agro di Orgosolo. Il cantiere è stato aperto a ottobre 2024 e dovrebbe chiudersi entro 3 anni: l’impegno di spesa è di 130 milioni. L’ente ha anche garantito il cosiddetto “servizio di piena”, per la pulizia di alvei e torrenti. Opera affidatagli dai comuni e dalla provincia di Nuoro.
PROGETTI E LAVORI FUTURI – A settembre sarà pronto il progetto (affidato dal Consorzio) per il riutilizzo delle acque reflue, che vengono scaricate dal depuratore di “Su Tuvu”, a Nuoro. Disponibili 18 milioni della Regione. Un discorso a parte merita il progetto per una nuova diga ad “Abba lughente”, in agro di Lodè. Il consorzio preme per la sua realizzazione. Ma ci sarebbe il diniego all’opera di alcuni comuni (Bitti e Lodè), motivato dal fatto che l’area è dentro il parco di Tepilora. «Il sito è ai limiti dell’area protetta – ha spiegato il presidente Guiso – e tra l’altro non creerebbe nessun impatto, come dimostrano casi simili presenti nella penisola». Guiso è ricandidato con la possibilità di un terzo mandato. E se l’operazione dovesse andare in porto tra gli obiettivi ci sarà proprio la diga nell’area interna dell’Alta Baronia. Così da contribuire a battere la penuria idrica del territorio.
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