Politica

Dolomiti, erosione accelerata dai cambiamenti climatici: chiusi sentieri

Montagne che si sgretolano e sentieri chiusi per il rischio frane. I cambiamenti climatici stanno rendendo più rapida l’erosione delle Dolomiti, in particolare quelle del gruppo di Brenta. Le cime sono state sottoposte al sopralluogo degli operatori del Servizio geologico della provincia autonoma di Trento, che hanno rilevato fratture recenti e un generale fenomeno probabilmente connesso al degradarsi del permafrost, lo strato di roccia permanentemente ghiacciato. A riportarlo è il Corriere del Trentino, che aveva già segnalato i crolli sui due versanti della cima Falkner. Sono sintomi di un dissesto che potrebbe aggravarsi e che richiederà un costante monitoraggio da parte del Servizio geologico e del Nucleo droni del Corpo permanente dei vigili del fuoco di Trento. Per questa ragione la zona è stata evacuata – erano circa un centinaio gli escursionisti presenti al momento – ed è stato raccomandato di seguire con attenzione le ordinanze.

Immediata la riunione tecnica richiesta dalla Protezione Civile e che ha coinvolto i Servizi geologico, Antincendi e protezione civile e Prevenzione rischi e Cue, Foreste, i Comuni di Tre Ville e Ville d’Anaunia, la Società alpinisti tridentini (Sat), il soccorso alpino e la Federazione dei vigili del fuoco volontari del Trentino. Al termine del confronto è stata disposta la chiusura di vie alpinistiche e sentieri, in particolare i numeri 305, 315, 316 e 331, a cui seguiranno le ordinanze di divieto di accesso agli stessi da parte dei sindaci di Tre Ville e Ville d’Anaunia, all’imbocco del Passo del Grostè. Resta aperto nella zona il rifugio Tuckett, che chiuso il sentiero 316 è comunque raggiungibile attraverso il vallesinella–Casinei.


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