Veneto

Dodici professionisti del Veneto hanno preso parte alla ventesima edizione di PizzaUp a Venezia

A rappresentare il Veneto sono stati Luca Mazzonetto e Fumiko Kimura de La Ruota (Fossalta di Piave), Ruggero Ravagnan della Pizzeria Grigoris (Mestre), Angela Liccardi e Gabriele Gatto de Il Cappero (Cavallino Treporti), Enrico Dal Farra di Officine del Buon Gusto (Belluno), Damiano Armani, Marianna Schiavon e Mauro Armani di MeGusta (Conselve), Alberto Morello di Gigi Pipa (Este), Daniele Lanaro di Sandy Pizza (Arzignano) e Alberto Rundo de Il Laboratorio del Re (Ponso). Nel corso dell’appuntamento, Lanaro è stato inoltre nominato Petra Selected Partner.

La tre giorni ha offerto un’ampia riflessione sui nuovi modi di intendere la pizza e sul ruolo del pizzaiolo all’interno della filiera e della società. Il programma ha alternato momenti di ascolto, confronti tecnici, laboratori pratici e panel tematici. Tra i focus dell’edizione 2025, un’attenzione particolare è stata riservata all’intelligenza artificiale con la presentazione di Mente Madre, una webapp sviluppata per raccogliere e rielaborare le idee emerse durante il simposio, mostrando come pensieri individuali e collettivi possano convergere e generare nuove connessioni.

«Quest’anno entriamo in una ventesima edizione interattiva», ha esordito Piero Gabrieli, direttore marketing di Petra Molino Quaglia. «L’intelligenza artificiale è presente in sala, ma la verità è che viviamo già immersi negli strumenti digitali: dobbiamo imparare a comprenderli e a integrarli nel nostro modo di pensare». A lui ha fatto eco Chiara Quaglia, amministratore delegato: «Con “Mente Madre” vogliamo arrivare a una sorta di mente digitale che racchiuda una piccola parte del sapere dei relatori. I partecipanti potranno interrogarla, vedere come ragionamenti diversi interpretano le stesse domande e portarla con sé come strumento di confronto».

Guidati da Paolo Vizzari, i lavori hanno visto avvicendarsi figure di spicco come Massimo Donà, Valeria Margherita Mosca, Piergiorgio Parini, Luca Giannino, Corrado Assenza, Simone Padoan, Simon Press e Franco Pepe.

La giornata inaugurale ha approfondito il rapporto tra scelte non convenzionali e identità professionale: dal coraggio di restare fedeli alla propria visione alla riscoperta delle farine di sussistenza come leva creativa e memoria storica. La sessione si è chiusa con un dibattito e un addestramento dal vivo dell’intelligenza collettiva di Mente Madre. Il secondo giorno è stato dedicato alla sperimentazione, con la presentazione di un nuovo snack monoporzione, attività di gruppo, tavoli di negoziazione e spazi di condivisione di idee. L’ultima giornata ha affrontato la pizza come linguaggio universale, tra ingredienti dimenticati, nuove forme espressive oltre i confini tradizionali e testimonianze di coraggio professionale che hanno offerto una visione sul futuro della comunità dei pizzaioli. Il simposio si è chiuso con un confronto finale e la consegna degli attestati.

Anche quest’anno PizzaUp si è confermato uno spazio di dialogo e crescita condivisa, un luogo in cui ascoltare, imparare e costruire insieme il futuro della pizza italiana contemporanea.


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