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Dodicenne violentata e strangolata, la polizia inglese insabbia la nazionalità degli aggressori

Dopo il danno, la beffa. Secondo quanto riportato da un politico locale, dopo che due immigrati illegali afgani avrebbero violentato e strangolato una bambina di 12 anni, la polizia inglese avrebbe intimato ai membri del consiglio del Warwickshire di non citare la nazionalità degli arrestati. La ragione? Evitare di “gettare benzina sul fuoco delle tensioni nella comunità”. La cosa non è andata affatto a genio al capogruppo di Reform Uk, che ha inviato una lettera di fuoco al capo della polizia locale e al ministro dell’interno inglese. Secondo il politico, “l’unico rischio alla pace e alla coesione sociale nella nostra comunità è quello derivato da questo tentativo di insabbiamento”.

Un vero e proprio caso politico

La violenza sessuale e lo strangolamento di una bambina di 12 anni nella cittadina di Nuneaton è un caso tanto tragico quanto, purtroppo, quasi normale anche nell’Inghilterra profonda. Ahmad Mulakhil e Mohammad Kabir, entrambi 23enni di nazionalità afgana sbarcati illegalmente nel Regno Unito, avrebbero seguito la bambina lungo Cheverel Street tra le 20.30 e le 21.45, prima violentandola ripetutamente e poi strangolandola a morte. Come riportato dal quotidiano The Telegraph, le attenzioni della polizia del Warwickshire si sarebbero subito concentrate sui due illegali dopo che una telecamera installata da un abitante della zona avrebbe mostrato i due uomini camminare assieme alla bambina poco prima dell’ora dell’aggressione. Il filmato, pubblicato dal Mail on Sunday, aveva causato grande scandalo nella cittadina ma, secondo le norme in vigore in Inghilterra, i lineamenti dei sospetti erano stati oscurati, rendendoli irriconoscibili. I due richiedenti asilo sono già apparsi alla Magistrates’ Court di Coventry e sono tuttora in stato di arresto fino alla prima udienza al tribunale di Warwick, prevista per il prossimo 26 agosto.

George Finch profile X
Fonte: X (@_GeorgeFinch)

La lettera inviata dal capogruppo di Reform Uk George Finch fa capire come il tentativo di insabbiamento potrebbe peggiorare la situazione: “Nascondere il fatto che Mulakhil e Kabir siano entrambi immigrati illegali rischia di generare proteste nelle strade della nostra comunità. Sono disgustato che un anno dopo i disordini sociali in molte parti del paese (dopo il massacro di Southport ndr), l’Home Office e la polizia non abbiano imparato niente su come trattare fatti del genere. Credo fortemente che l’unico rischio alla pace e alla coesione sociale nella nostra comunità è quello derivato da questo tentativo d’insabbiamento”. L’intenzione della polizia sembra evitare il ripetersi delle proteste nella cittadina di Epping dopo che un immigrato illegale era stato arrestato per violenza sessuale nei confronti di una ragazzina. La cosa non sorprende un abitante di Nunanton: intervistato dal Mail on Sunday, dice che “stanno provando ad insabbiare tutto perché non vogliono proteste come ad Epping”. La polizia, in un comunicato, ha dichiarato che stanno solo seguendo le linee guida nazionali che consigliano di “non includere l’etnia o lo status di immigrazione nei comunicati al pubblico”.

Farage: “Basta occultare la verità”

Sulla questione è voluto intervenire anche il leader di Reform Uk, partito che ha recentemente conquistato la maggioranza nella contea del Warwickshire: “Temo che sia la polizia che i rappresentanti eletti stiano lavorando contro al popolo britannico. I residenti sanno ora che non gli è stata raccontata tutta la verità. Se queste accuse fossero confermate, sarebbero la prova che la criminalità organizzata che si concentra sull’abuso di giovani donne è presente nel Warwickshire. Questo è assolutamente inaccettabile. Secondo la lettera di Finch, tutti i richiedenti asilo che risiedono in appartamenti ammobiliati finanziati dal governo dovrebbero essere immediatamente rimossi dalla contea. “La nostra comunità ne ha abbastanza di come l’Home Office stia violando i regolamenti edilizi trasformando ampi tratti delle nostre cittadine in aree del tutto irriconoscibili, veri e propri ghetti. Parlo spesso coi residenti ed è chiaro che la rabbia sta montando: le proteste potrebbero iniziare in ogni momento in ogni parte del paese. Non voglio vedere niente del genere nel Warwickshire né alcun tipo di protesta violenta”.

Nigel Farage

A rendere la situazione ancora più volatile è il fatto che i due illegali vivessero in due appartamenti presi in affitto da una ditta che ha un contratto miliardario con il ministero dell’interno per ospitare richiedenti asilo anche in aree finora non toccate dall’immigrazione di massa. Mulakhil e Kabir sono stati arrestati pochi giorni dopo l’omicidio e la polizia, come si legge in un comunicato uscito recentemente, non crede che ci siano altri complici di questo crimine efferato. I più sorpresi dalla vicenda sono stati i proprietari degli appartamento nei quale i due sospetti vivevano: avevano dato in affitto gli immobili alla Serco, una ditta specializzata in gestione di immobili che ha firmato un contratto da 1,9 miliardi di sterline per ospitare il crescente numero di richiedenti asilo.

La proprietaria dell’appartamento nel quale viveva Mulakhil, si è detta “disgustata” dall’intera vicenda, ma del tutto all’oscuro di quel che stava succedendo, visto che la Serco si occupa di tutto, riparazioni incluse.


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