Doccia quotidiana: gli italiani sono i più puliti d’Europa, ma fa male alla pelle
Secondo i dati dell’Osservatorio Europeo dell’Igiene, risalenti a dicembre ma appena rilanciati da Adnkronos, di norma il 95% dei connazionali entra in doccia almeno una volta al giorno. C’è solo da immaginare cosa può succedere in estate, quando incombe l’anticiclone africano! Ma per la scienza (e per l’ambiente) il troppo stroppia. Con Portogallo, Spagna e Grecia siamo i soli europei a disporre del bidet, che consideriamo un sanitario indispensabile quanto il WC. Non sarà un caso che queste nazioni ci seguono a ruota nella classifica emersa dai dati dell’Osservatorio; al secondo posto c’è infatti il Portogallo, con l’85%-94% degli abitanti che tutti i santi giorni fanno la doccia; al terzo Spagna e Grecia, con percentuali del 75%-84%. A livello europeo, nella gran parte dei paesi la percentuale di chi si fa la doccia quotidiana è del 65%, ma salendo verso nord le percentuali scendono ulteriormente con Germania e Regno Unito. Per non parlare della Scandinavia! Certo, a quelle latitudini il clima è più fresco, si suda meno e si sente meno la necessità di lavarsi quotidianamente per intero. Comunque, gli scandinavi non hanno certo la fama di essere dei sudicioni, e tanto meno i tedeschi. Ma cosa ne pensa la scienza di più docce quotidiane?
Né troppo né poco
Evitare spesso vasca o doccia non va bene, e non solo per il rischio di lasciare dietro di sé una sgradevole scia. Tutto parte dal microbiota cutaneo, il “fratello” di quelli intestinale e orale, al pari di questi composto da batteri, virus, funghi e altri microrganismi da cui dipende la salute della pelle. Ogni persona ha una propria flora distintiva, che si nutre delle secrezioni cutanee e delle cellule morte; in cambio forma una barriera difensiva contro i germi patogeni e aiuta a mantenere la corretta idratazione cutanea, prevenendo le irritazioni. Se ci laviamo poco, sulla pelle si accumulano cellule morte, polvere, sudori e altre secrezioni che da una parte otturano i pori, facilitando la comparsa di acne ed eczemi nelle persone predisposte; dall’altra diventano un insano nutrimento per i patogeni che si raccolgono in giro durante il giorno nelle strade, nei bus, nei locali pubblici, nel contatto con altre persone. Questa flora non residente può esporre al rischio di infezioni. All’opposto, lavandosi troppo spesso si danneggia lo strato protettivo cutaneo e il corretto equilibrio del microbiota, con il risultato che la cute è maggiormente esposta a secchezza e ai germi, ma anche agli allergeni. Un articolo firmato dal dott. Robert H. Shmerling, membro della commissione scientifica della Harvard Health Publishing, sintetizza così il processo: la pelle si screpola e si irrita, causando prurito, con il risultato che batteri e allergeni riescono a superare la barriera cutanea. Inoltre i saponi antibatterici uccidono anche i batteri “buoni”, squilibrando il microbiota. “Il nostro sistema immunitario ha bisogno di una certa dose di stimolazione da parte di normali microorganismi, sporco e altri contaminanti ambientali per riuscire a creare anticorpi protettivi e la ‘memoria immunitaria’”, scrive l’esperto. Così, lavandosi troppo si riducono le difese immunitarie.
Quante volte?
Secondo gli esperti, fare la doccia più volte alla settimana è più che sufficiente per la maggior parte della gente, salvo casi particolari come lavori in cui ci si sporca, clima molto caldo e umido, stress, attività fisica intensa e la presenza di certe malattie. Intervistata in primavera da Futura Sciences, la dermatologa Sasha Dhoat ha spiegato che nei climi temperati può bastare una doccia ogni 2-3 giorni. Ma ci sono anche delle problematiche legate all’età. Per esempio durante la pubertà, fa presenta la dermatologa, i cambiamenti ormonali possono facilitare il sudore – che negli adolescenti, secondo uno studio recente, può davvero avere cattivi odori. Uno studio del 2021 condotto su persone affette da eczema non ha riscontrato differenze a livello di secchezza cutanea tra chi faceva tutti i giorni bagno o doccia rispetto a chi li faceva meno spesso. Quindi anche la doccia quotidiana potrebbe andare bene, a patto che non sia troppo lunga e che non si usino detergenti aggressivi per la pelle.
Durata e sapone
Secondo gli esperti, la doccia dovrebbe essere normalmente piuttosto rapida, di 2-3 minuti, con una particolare attenzione per ascelle e parti intime. Dal punto di vista ambientale è già un bell’impatto, perché significa che ogni volta se ne vanno giù per lo scarico 80 litri circa di acqua, per di più impregnata delle sostanze chimiche dei detergenti, contro cui mette in guardia la dott. Rosalind Simpson, dermatologa alla Universiry of Nottingham e firmataria dello studio appena citato. Oltre a sconsigliare le docce prolungate, capaci davvero di seccare la pelle, l’esperta raccomanda di non usare prodotti con ingredienti come metilisotiazolinone, solfati e parabeni. Meglio propendere per detergenti con un basso numero di ingredienti, privi di fragranze e conservanti.
In conclusione, secondo gli esperti, di norma può bastare una doccia ogni 2-3 giorni, badando che non sia troppo prolungata. Fare la doccia o il bagno tutti i giorni non fa male in sé, ma bisogna usare detergenti non aggressivi ed evitare l’acqua troppo calda. La pelle e l’ambiente ringraziano.
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