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Djokovic-Cobolli ai quarti di Wimbledon: sfida impossibile

Sarà Novak Djokovic l’avversario di Flavio Cobolli ai quarti di finale di Wimbledon. Il tennista romano, all’esordio assoluto tra i migliori 8 in un torneo di questo prestigio, sfiderà il serbo che a Londra cerca il 25esimo titolo Slam della sua carriera. È la prova del 9 per l’italiano, che si regala la possibilità di giocare contro il campione 38enne nel tempio inglese del tennis, il palcoscenico più importante della sua carriera finora. Il match – in programma oggi 9 luglio sul Campo Centrale (qui gli orari) – decreterà quindi uno dei due semifinalisti della parte alta di tabellone, che sfiderà il vincente del match tra Jannik Sinner e l’americano Ben Shelton.

La strada di Cobolli e Djokovic verso i quarti

Dieci giorni da incorniciare per Flavio Cobolli a Londra: il tennista romano ha centrato i quarti di finale con un tennis brillante ed efficace contro avversari di spessore. È il caso di Jakub Mensik, numero 15 del seed e vincitore del Master 1000 di Miami, che si è arreso all’italiano in tre set, e di Marin Cilic, il 36enne croato, ex campione Slam agli US Open 2014, che nella strada verso gli ottavi aveva già estromesso il numero 4 al mondo Jack Draper dal torneo di casa. Entrambi avversari poi eliminati dal tennista italiano, che è anche il giocatore con meno set persi (1) durante la competizione, un record condiviso con il suo prossimo rivale, Djokovic. Con i quarti di finale – i primi in uno Slam -, Cobolli taglia anche il traguardo della top 20. E a partire dalla fine del torneo è certo di raggiungere il nuovo best ranking alla 19esima posizione della classifica Atp.

62, invece, i quarti disputati in carriera da Djokovic nei tornei più prestigiosi. Numeri impressionanti a certificare il valore di un tennista che, a 38 anni, continua a riscrivere ogni record. In stagione, il serbo ha già messo in bacheca il suo 100esimo trofeo, ma sembra non volersi fermare alla tripla cifra. E a Wimbledon, inoltre, si esalta: solo due gli incontri persi su 46 disputati dal 2018 ad oggi; in totale sono 4 titoli e 2 sconfitte in finale nelle ultime sei edizioni (nel 2020 il torneo non si è disputato causa pandemia da Covid). Quest’anno, dopo aver superato i primi tre turni contro avversari ampiamente alla sua portata, Djokovic ha rischiato l’eliminazione contro il numero 11 al mondo, Alex De Minaur, ma è riuscito a rimontare il set di svantaggio e riportare la partita sui giusti binari. Ora il campione serbo cerca l’ennesima semifinale a Londra per continuare la sua rincorsa al 25esimo Slam in bacheca (l’ottavo a Wimbledon), probabilmente l’ultimo grande obiettivo prima di un ritiro dal tennis sempre più vicino.

Djokovic favorito, Cobolli la sorpresa del torneo: i precedenti

“Mio figlio ha fatto qualche scambio con Cobolli l’altro giorno, era al settimo cielo. Gli chiederò dei consigli per batterlo”, ha scherzato Djokovic in conferenza stampa parlando del suo prossimo avversario. Sarà la seconda sfida in assoluto tra i due, che prima di oggi si erano incontrati solo al terzo turno del Master 1000 di Shanghai 2024, dove vinse il serbo. Da allora, però, sono trascorsi diversi mesi. E nel frattempo Cobolli ha scalato rapidamente la classifica, raggiungendo la 24esima posizione del ranking, oltre ad aver vinto i primi due titoli della sua carriera: il 250 di Bucarest e il 500 di Amburgo. Ora, l’ingresso in top 20 al termine dello Slam in cui per la prima volta ha raggiunto i quarti: “Mio padre sta piangendo, c’è mio fratello e ci sono i miei amici, è un momento che non dimenticherò”, ha detto il 23enne, che proverà ad abbattere un altro record personale, l’ennesimo di una stagione finora incredibile: battere Novak Djokovic.

Il serbo, però, sembra aver rispolverato il suo miglior tennis. Contro De Minaur, il 38enne è apparso solido, concentrato e ha divertito il pubblico con alcuni dei migliori colpi nel suo repertorio, come il passante e la risposta. Nonostante abbia perso il primo set, è rimasto in gara riuscendo poi a rimontare lo svantaggio e arginare l’esuberanza atletica dell’australiano. “Mi sento bene, sono motivato, la mia occasione è qui a Wimbledon”, ha detto Djokovic in conferenza stampa, svelando così il suo obiettivo: vincere il 25esimo titolo Slam della sua carriera. Per farlo, però, probabilmente dovrà superare la concorrenza della nuova generazione di fenomeni del tennis, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, che si sono divisi gli ultimi 6 trofei Slam. Proprio lo spagnolo è stato l’unico tennista in grado di sconfiggere Djokovic a Wimbledon negli ultimi sei anni, mentre l’italiano si è imposto negli ultimi 4 precedenti tra i due. Se Alcaraz sembra imbattibile per chiunque in questo momento, l’italiano è uscito dal match contro il bulgaro Dimitrov – vinto da Sinner per ritiro di quest’ultimo nonostante i primi due set vinti – con un infortunio al gomito destro. E la sua condizione fisica rischia di essere compromessa in vista dei quarti di finale contro l’americano Shelton, che ha sconfitto Sonego agli ottavi ed è un avversario scomodo da affrontare, specialmente su erba. Un possibile assist per Djokovic, che ora fiuta l’occasione di riscrivere la storia: vincere l’ottavo titolo a Wimbledon, l’ultimo grande traguardo prima del definitivo passaggio di testimone alla nuova era del tennis.


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