Dj-Kicks: Strani dispacci da una silenziosa pista da ballo :: Le Recensioni di OndaRock
Tradizionalmente, il dj-mix era nato con lo scopo di dilatare il movimento nella pista da ballo, potenziando al massimo l’essenza ritmica dei brani prescelti. Ma nel corso del tempo, l’arte del mix ha sviluppato un lato B lontano da disco, house e techno, filtrando semmai ambient, downtempo e chillout nelle piste alternative meno accessibili ai grandi promoter, o come accompagnamento all’after party. Il processo è prima di tutto personale, dacché creare i cosiddetti mixtape un tempo era anche un affare casalingo, ma nel corso degli anni, raccolte selezionate come “Late Night Tales” e “Back To Mine” ne hanno cementato la presenza sul mercato. Non è da meno l’eterogenea serie “Dj-Kicks”, creata dell’etichetta berlinese !7K già nel 1995; il qui presente capitolo – l’ottantaquattresimo in catalogo – fa del sopracitato assunto il suo punto di forza.
Nativa australiana oggi residente a Berlino, Logic1000 è il classico caso di musicista post-moderna – già il suo album di debutto “Mother”, pubblicato nel 2024, mostrava tutta l’instabilità di una materia elettronica scevra di regole, una laptop music di associazioni libere tra ambient, house e indietronica, sull’onda di colleghi come Sega Bodega, Joy Orbison, Leon Vynehall e Kelly Lee Owens. Morbida, insondabile, umbratile e avventurosa, l’artista ci accompagna lungo un misterioso viaggio alternativo.
Già la selezione dei brani è tutto tranne che ortodossa, ma è il modo in cui sono stati tagliati a donare all’ascolto un tocco onirico, spesso estrapolandone giusto un’idea strumentale come spettrali versioni dub osservate in controluce. L’ascolto si apre con un elettro-madrigale di Oklou e Casey MQ, seguito da un momento autografo che ne riprende il motivo e lo trasporta, con le dovute permutazioni, attraverso i contributi di downstairs J, Dettinger e Dj Plead, per una prima porzione d’ascolto sorprendentemente liquida e coerente. Bisogna aspettare “DIPAD33/W.I.D.F.U.” per incontrare la presenza vocale di Saya Gray sotto un ossuto mantello acustico, ma già con “Dab Heretic” di Big Ever l’ascolto plana verso ambient pluviale per mondi sommersi.
È in questo delicato flusso di contrasti che il “Dj-Kicks” di Logic1000 si fa al contempo evanescente e descrittivo: ecco il romantico spleen di “Somebody” di a.s.o. seguito dai sibili digitali di Astrid Sonne, o momenti di puro fascino paesaggistico, come “4k Murmurs”, ma soprattutto “Scorpio” di Hoodie & James K, vero compendio di misticismo anni Novanta al sapore di trip-hop, reminescente di Olive e Heather Duby. Ma incuriosicono in scaletta anche brani di Jam City e Blood Orange assieme a Yves Tumor, mentre il finale viene affidato, a sorpresa, a due momenti r&b: l’ovattato “LMK” di Qendresa, e il taglio post-club stile Fade To Mind di “Dangerous”, a cura del duo norvegese Smerz.
Ascolto dunque curioso e personale, volutamente insondabile e idiosincratico, ma compilato con cura tematica, “Dj-Kicks” è un flusso di voci fuori campo, beat silenziosi, indugi ambient, ombre lunghe e incantevoli laghetti di carpe koi. Con mano attenta e orecchio proteso verso l’atmosfera, Logic1000 instaura un dialogo obliquo ma accattivante per l’ascoltatore più attento, perché l’elettronica del 2025 si consuma più a casa che in discoteca.
06/09/2025