Dissesto Terni, tutti assolti. Accolti i ricorsi di Piacenti e Di Girolamo
E’ arrivata la decisione della Corte dei Conti sulle responsabilità del dissesto finanziario del Comune di Terni risalente a 10 anni fa. Il risultato? Tutti assolti. A partire da coloro che erano già stati assolti in primo grado, ovvero gli ex assessori, e anche quanti erano stati colpiti da sanzioni e interdittive, quindi l’ex sindaco Leopoldo Di Girolamo e Vittorio Piacenti D’Ubaldi, allora titolare delle deleghe a Bilancio e partecipate.
Corte dei conti La seconda sezione centrale d’appello della Corte dei conti ha accolto il ricorso presentato dall’ex assessore e dall’ex primo cittadino, condannati a una pena pecuniaria pari a venti volte l’indennità di carica mensile lorda e dieci anni di interdizione dai pubblici uffici. Contestualmente, è stato rigettato il ricorso della procura della Corte dei Conti dell’Umbria contro le assoluzioni degli ex assessori: Francesca Malafoglia, Emilio Giacchetti, Stefano Bucari, Francesco Andreani, Daniela Tedeschi, Cristhia Falchetti Ballerani e Tiziana De Angelis.
La nota Dem A intervenire sulla questione il capogruppo Pd Francesco Filipponi: «Con la sentenza di definitiva assoluzione del sindaco Di Girolamo e della sua giunta da parte della seconda sezione centrale della Corte dei Conti, relativa al dissesto del comune di Terni, si riscrive una pagina di storia amministrativa. Quegli amministratori hanno cercato di fare il loro meglio in una situazione di grandissima difficoltà, anche perché caratterizzata da continui esposti e denunce di chi nel centrodestra, cercava la scorciatoia giudiziaria. È soprattutto chiaro che hanno agito con onestà, trasparenza e correttezza amministrativa, da persone perbene quali sono, le quali hanno governato con correttezza, fermi restando gli errori che possono esserci stati, anche nella valutazione dell’attacco politico allora subito.
La fine del ciclo di governo di quelle amministrazioni è cosa discutibile, è indiscutibile invece che siano state messe sotto una pressione fortissima, la quale ha avuto ripercussioni anche su partite di grande delicatezza come quella del dissesto, sulla quale è stata fatta finalmente totale chiarezza. Ora che la dignità è stata restituita a persone che hanno pagato un prezzo ingiusto e immotivato, il gruppo del Pd guarda al futuro di una nuova generazione che alle spalle non ha nulla di cui vergognarsi. A tutte le persone coinvolte va il ringraziamento per il lavoro svolto negli anni, con grande senso di responsabilità e l’affetto sincero per la chiusura di questa pagina».
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