Umbria

Disordini al carcere di Terni, il sindacato: «Chiudere sezione di media sicurezza»


Diversi sindacati si erano già fatti sentire, nei giorni scorsi, a seguito dei disordini al carcere di Terni, chiedendo lo sfollamento. La posizione del Sappe è ancora più dura. L’organizzazione sindacale chiede infatti: «L’immediata chiusura della sezione H del reparto di media sicurezza».

Il sindacato In una nota, a firma del segretario generale del Sappe, Donato Capece, si evidenzia «una situazione che ha superato ormai ogni limite di tollerabilità. Già ben prima degli ultimi gravi eventi verificatisi in data 20 giugno 2025, quando è scoppiata una violenta rivolta dei detenuti, il Sappe aveva più volte sollecitato, con precise e documentate segnalazioni, interventi mirati e urgenti al provveditorato di Firenze e al dipartimento dell’amministrazione penitenziaria». In particolare, veniva segnalata «l’impossibilità oggettiva del personale a fronteggiare adeguatamente la gestione di detenuti con problematiche psichiatriche, aggressività incontrollata e tendenze violente, sistematicamente trasferiti negli istituti umbri».

Terni Capece ricorda che «durante la recente visita ispettiva effettuata in data 20 giugno 2025 dalla delegazione Sappe, i segretari Loreno Scierna e Romina Raggi hanno rilevato condizioni di devastazione totale degli ambienti, in aperta violazione delle norme sulla sicurezza e sulla salubrità dei luoghi di lavoro». E, sempre nella nota, viene riportato quanto riscontrato nella struttura: «Distruzione completa dell’impianto elettrico e illuminazione con la compromissione del sistema di videosorveglianza e apertura automatizzata delle camere detentive; gravi danni agli impianti di riscaldamento e climatizzazione; danneggiamento esteso e non riparabile dell’impianto antincendio; devastazione del box agenti e degli infissi; cancelli e scale gravemente danneggiati; entrambi gli ascensori inagibili».

Chiusura media sicurezza Questi rilievi per il Sappe rendono «evidente l’immediata necessità di dichiarare formalmente l’inagibilità della sezione H e procedere con il totale sfollamento dei detenuti per consentire con urgenza l’esecuzione dei lavori indispensabili per il ripristino delle condizioni minime di sicurezza. La richiesta di chiusura diventa ancor più urgente considerando la già cronica insufficienza numerica del personale di polizia penitenziaria, che subirà ulteriori drastici tagli nel periodo estivo a causa del piano ferie, rendendo impossibile garantire livelli minimi di sicurezza e di gestione operativa».

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