Marche

disinfestati il centro di Pesaro e anche la zona Loreto


PESARO Torna a riaffacciarsi la Dengue in città, a nemmeno a un anno di distanza dallo scoppio del focolaio che ha portato alla proliferazione di centinaia di casi tra Pesaro e Fano. L’azienda sanitaria ha segnalato la presenza di un caso nel quartiere Loreto, che, fortunatamente, è stato contratto fuori dai confini cittadini e addirittura nazionali, di ritorno da un viaggio all’estero.

La prevenzione

Nessun panico al momento dunque: il caso c’è, ma il cluster non è autoctono, per cui ora l’importante è disfarsi di quante più zanzare possibili. E il Comune si è subito messo in moto mettendo in atto, punto per punto, il protocollo straordinario di disinfestazione, come previsto dal Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi. Si è dato il via quindi, già ieri notte, ai trattamenti adulticidi e larvicidi per far fuori tutte le zanzare tigre presenti in zona Loreto e nell’area intorno al Pronto Soccorso dell’ospedale San Salvatore.

Le vie interessate

Un raggio d’azione di circa 200 metri dalla localizzazione del caso, con un intervento che è durato circa 4 ore, dalle 3 di notte fino alle 7 del mattino. Le strade battute sono state poco più di una ventina. In centro storico Aspes ha operato nelle seguenti strade intorno al perimetro ospedaliero: via Oberdan, piazzale Garibaldi, via del Teatro, piazzale Lazzarini, via del Risorgimento, viale della Liberazione, via delle Contramine, via Curiel, via XI Febbraio, via Bramante, piazzale Albani, via dell’Arco, via Passeri, via Venturini, via Branca e via Galigarie. A Loreto, invece, l’intervento ha riguardato via Mirabelli, parcheggi del cimitero centrale, via Madonna di Loreto, via Paci, via Bruscolini, via San Felice.

Oltre alla disinfestazione, già da ieri mattina l’Amministrazione ha affisso volantini per informare i residenti di queste due zone sui comportamenti da adottare, in particolare per i padroni di animali domestici, a cui è stato indicato di riportare all’esterno ciotole e coperte oggi soltanto nel primo pomeriggio, almeno a sei ore di distanza dalla fine del trattamento. Il diffondersi della notizia sul ritorno di un caso in città della cosidetta “febbre spaccaossa” ha fatto sollevare più di un sopracciglio in città.

Gianni Verducci, residente a Pantano, protesta: «Fatelo in tutte le scuole e asili, tra una settimana riapre tutto». Ma non è l’unico, sono in tanti a pretendere a gran voce di estendere l’intervento a tutto il territorio cittadino. «Siamo invasi dalle zanzare – rimarca la consigliera del quartiere Cattabrighe – Vismara, Silvia Marsili – servirebbe una disinfestazione capillare e una prevenzione per tutta l’estate».




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