Disastro al Louvre, sicurezza beffata pure da due tiktoker: ecco cos’è successo
Chi pensava che venissero apportati dei significativi cambiamenti all’intero apparato della sicurezza del Louvre, reduce dal colpo del secolo, purtroppo si sbagliava. Due giovani tiktoker hanno infatti dimostrato come sia ancora semplicissimo agire all’interno del museo e muoversi indisturbati.
Il video dei ragazzi, riusciti ad appendere un loro ritratto vicino alle prestigiose opere esposte nella galleria, ha fatto il giro del web, destando non poco sconcerto. Possibile che, dopo quanto accaduto lo scorso ottobre, il personale della sicurezza si lasci ancora beffare così facilmente? A rispondere a questa domanda, con i fatti, sono i due giovani, conosciuti sui social come Neal e Senne.
Nel filmato postato dai due ragazzi, li si vede eludere facilmente la sicurezza. Neal e Senne, tiktoker di nazionalità belga, si filmano prima di tutto all’esterno del celebre museo, mostrando il materiale che hanno portato con loro. All’interno di una busta di carta si trova il loro ritratto, e delle stecche di plastica che andranno poi a comporre la cornice del quadretto (si tratta di una cornice Lego). Il video va avanti, e li si vede superare i controlli senza incontrare alcun genere di problema. “Con pezzi di grandi dimensioni, è impossibile superare i controlli di sicurezza“, spiega uno dei ragazzi. Se i pezzi sono piccoli, invece, pare non ci siano difficoltà.
I ragazzi non scelgono un orario a caso. Accedono al museo un’ora prima della sua chiusura. Dopo aver girovagato un po’ fra le sale, Neal e Senne assemblano la cornice e vi inseriscono il loro dipinto, poi raggiungono la parete dove si trova appesa la Gioconda. In quella zona del museo, per fortuna, si trovano parecchi uomini della sicurezza. I due giovani, allora, scelgono un’altra parete, non lontana dalla prestigiosa opera. In una stanza non lontana, dunque, riescono ad appendere il loro ritratto con assoluta disinvoltura.
Si è trattato, naturalmente, di uno scherzo. Neal e Senne sono noti per queste loro imprese. Tuttavia la facilità con cui sono riusciti ad agire lascia molto da pensare. “Abbiamo appeso la tela in fretta.
Era impossibile appenderla alla parete accanto alla Gioconda; ci sono troppe guardie, ma è nella stessa stanza. Sapevamo che sarebbe stato rischioso. Una volta appesa l’opera d’arte, ce ne siamo andati immediatamente. Non volevamo provocare la sicurezza o aspettare la loro reazione”, hanno raccontato i ragazzi.
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