Calabria

Disabilità: Locatelli, rafforzare legame con Terzo settore

(ANSA) – CATANZARO, 31 MAR – “Un gap da recuperare c’è ma
abbiamo un mondo del terzo settore e dell’associazionismo molto
forte che, come in tante altre regioni del Paese, mi ha davvero
sorpreso per la propria capacità di progettare in maniera
straordinaria. C’è bisogno di stare vicino a queste realtà e
sono qui anche in Calabria proprio per cercare di rafforzare
questo modo di lavorare tra Istituzioni, associazionismo e mondo
del terzo settore per arrivare, così, a raggiungere i bisogni
dei cittadini”.
   
Lo ha detto Alessandra Locatelli ministra della Disabilità a
Catanzaro nella sede della Giunta regionale, prima tappa della
sua visita di tre giorni in Calabria.
   
Ad accogliere la ministra c’erano, tra gli altri, l’assessore
regionale alle Politiche sociali Emma Staine, che è anche
coordinatrice della Commissione Politiche sociali della
Conferenza delle Regioni, il presidente del Consiglio regionale
della Calabria Filippo Mancuso e l’ex assessore regionale e oggi
senatrice della Lega Tilde Minasi.
   
“Da qui andremo, nel pomeriggio – ha aggiunto Locatelli – a
Lamezia Terme e poi ci sarà Reggio Calabria fino ad arrivare al
Centro per l’Autismo di Giovanni Marino a Melito Porto Salvo il
2 aprile proprio in occasione della giornata per le persone con
disturbo dello spettro autistico. Una giornata importante,
quella di domenica, per la quale ho voluto fortemente venire per
ricordare questa data qui in Calabria. Sono certa che comunque
in questi tre giorni avrò modo di visitare strutture
straordinarie. Ripeto quello che c’è da rafforzare è il legame
tra istituzioni e mondo del terzo settore altrimenti da soli non
si va da nessuna parte”.
   
“Stiamo lavorando – ha detto l’assessore Staine – affinché
la Calabria colmi il gap di questi anni”. Locatelli ha poi avuto
modo di incontrare due realtà impegnate nel settore della
disabilità e delle problematiche del disagio: si tratta
dell’Aias di Cetraro rappresentata dal presidente Maurizio Arci
e da due ragazzi che vivono all’interno di quella realtà e
dell’associazione cosentina “Gli altri siamo noi”, presieduta da
Adriana De Luca. In entrambi i casi si praticano attività che
hanno dato lavoro a ragazzi con disabilità e disagi. (ANSA).
   


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