dietro il boato l’ipotesi di un avvertimento
Una potente esplosione ha scosso nella notte il quartiere Bronx di Torrevecchia, periferia nord-ovest di Roma, intorno alle 23:30 di lunedì 30 giugno.
Un boato, avvertito anche nelle zone limitrofe come Primavalle, Valle dei Fontanili e largo Millesimo, ha mandato in frantumi l’androne di un edificio popolare al civico 39 di via Guido Calcagnini, scala H.
I primi accertamenti condotti dai carabinieri della stazione di Montespaccato, con il supporto degli artificieri e dei vigili del fuoco, hanno consentito di rinvenire frammenti riconducibili a una bomba carta. L’ipotesi di un atto intimidatorio, probabilmente legato a contesti di racket, occupazioni abusive o traffici illeciti nella zona, è al centro delle indagini.
L’esplosione, per fortuna, non ha causato feriti ma ha riportato alla memoria un episodio simile avvenuto lo scorso maggio a circa 900 metri di distanza, in via Emilio Sfondrati, dove un incendio di origine dolosa aveva provocato ingenti danni e l’intossicazione di quindici persone, tra cui bambini.
Inizialmente si era ipotizzata una fuga di gas, ma gli accertamenti di Italgas hanno escluso qualsiasi dispersione dagli impianti. L’area è stata posta sotto sequestro e i residenti, ancora sotto shock, hanno descritto momenti di grande paura per l’intensità del boato.
Le forze dell’ordine proseguono le indagini per individuare responsabili e moventi di quello che potrebbe essere un chiaro segnale di avvertimento in un quartiere dove tensioni e illegalità non mancano.
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