“Dieta Mediterranea e cucina delle radici: salute e tradizione”, ecco la… ricetta della Calabria
«La Calabria è terra di tradizioni millenarie e sapori inconfondibili grazie ai suoi prodotti che sono da sempre alla base di quella che viene universalmente definita dieta mediterranea”. Lo ha sottolineato l’Assessore all’Agricoltura della Regione Calabria Gianluca Gallo, concludendo i lavori dell’evento “Dieta Mediterranea e cucina delle radici: salute e tradizione” organizzato dalla Delegazione cosentina dell’Accademia Italiana della Cucina, aggiungendo che “dobbiamo puntare sulle nostre produzioni, assecondandone il naturale ciclo della stagionalità e facendo crescere in maniera diffusa la cultura della ricerca e del perseguimento rigoroso della qualità. Occorre dare merito all’Accademia Italiana della Cucina ed al delegato di Cosenza Rosario Branda di riuscire a dare vita a momenti che rappresentano una occasione importante per ricevere stimoli, fare rete tra esperti, produttori d’eccellenza, chef ed istituzioni.
In occasione del convegno, che si è svolto presso il Villa Fabiano di Rende, sono stati consegnati i premi assegnati per il 2024 dall’Accademia Italiana della Cucina presieduta da Paolo Petroni. In particolare all’imprenditrice Flora Fabiano del Ristorante ‘Quasimodo’ del Villa Fabiano è andato il “Diploma di Buona Cucina”, al produttore Ernesto Madeo di Madeo Industrie Alimentari per il prosciutto di suino nero di Calabria il “Premio “Dino Villani”, al maestro Alberto Vitaro dell’esercizio commerciale La Cremeria Vitaro il “Premio Massimo Alberini” ed allo scrittore ed enogastronomo Pinuccio Alia il “Premio Giovanni Nuvoletti 2024”.
I lavori della giornata sono stati aperti dal Commissario Prefettizio del Comune di Rende Santi Giuffrè e dal Prefetto della provincia di Cosenza Rosa Maria Padovano che ha avuto modo di evidenziare che “in ogni piatto c’è una storia, la cucina è tradizione, è narrativa, è un valore da preservare e mantenere tra le cose più preziose. C’è apprezzamento per una iniziativa corale che annualmente riesce a focalizzare le attività proposte in maniera da far emergere il valore culturale della cucina di territorio».
Anche il Sindaco della città di Cosenza Franz Caruso ha inteso testimoniare “la propria vicinanza ad una eccellente realtà operante in città” ed “un apprezzamento convinto all’attività che l’Accademia Italiana della Cucina svolge sul territorio”.
“Abbiamo dedicato l’edizione di quest’anno alla dieta mediterranea ed alla cucina delle radici tra salute e tradizione – ha detto Rosario Branda – con l’obiettivo di presentare la cucina del territorio ponendo in evidenza le nostre radici e le usanze tramandate in linea di continuità con il riconosciuto ruolo della dieta mediterranea per la tutela della salute, nel quadro di uno stile di vita sano, equilibrato e sostenibile. La nostra intenzione è quella di provare a concorrere nell’azione utile a mettere a sistema le migliori energie del territorio, che oggi sono presenti in maniera significativa”.
Molto apprezzato l’intervento del presidente del corso di laurea in Medicina e Chirurgia TD dell’Università della Calabria Marcello Maggiolini che ha evidenziato gli aspetti scientifici del tema legati agli accertati riflessi positivi del cibo buono sulla salute di ognuno. “La dieta mediterranea – ha detto – è un modello alimentare sano e sostenibile in grado di contribuire alla prevenzione di numerose patologie cronico-degenerative come il diabete, l’obesità e la sindrome metabolica, le malattie cardiovascolari, osteoarticolari e i tumori”.
Di stimolante interesse l’intervento del saggista gastronomo Francesco Maria Spanò che ha illustrato in maniera puntuale e documentata la presenza millenaria e l’importanza non solo simbolica del vino sulle tavole di ogni ceto, aggiungendo che “in un bicchiere di buon vino c’è più storia di quanta si possa immaginare, delizia il palato ed è buono per la salute, a patto di consumarlo con moderazione e nelle misure consigliate per ognuno”.
Presenti all’iniziativa, tra gli altri, il Sindaco di Castrovillari Domenico Lo Polito e per l’Accademia Italiana della Cucina la delegata di Catanzaro Rosanna Muscolo Nicotera, il delegato di Reggio Calabria-Costa Viola Sandro Borruto, la delegata di Vibo Valentia Eleonora Cannatelli e per Crotone l’Accademico onorario Gerardo Sacco.
L’iniziativa si è inserita nell’ambito della IX Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, promossa del Ministero degli Esteri con l’obiettivo di far conoscere e valorizzare la cucina italiana, promuoverne l’eccellenza della cultura enogastronomica a livello globale e i valori fondamentali di qualità, inclusione e collaborazione che rappresentano un pilastro importante per le produzioni del nostro Paese.
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